Data: 23/06/2006
Settore:
Ferrovieri
file allegato: La lettera di proclamazione dello sciopero
FERROVIERI - Proclamato lo sciopero: Venerd́ 21 luglio treni fermi dalle 9.01 alle 17.00.

FILT/CGIL    FIT/CISL   UILTRASPORTI    FAST-Ferrovie   UGL A.F.   ORSA Ferrovie

Segreterie Nazionali

 

SCIOPERO NAZIONALE DI 8 ORE IL 21 LUGLIO 2006  


            Il giorno 30 maggio, l’Assemblea Nazionale unitaria delle RSU e dei quadri sindacalidei ferrovieri ha giudicato negativamente la situazione esistente nel trasporto ferroviario ed espresso la propria forte preoccupazione per la grave crisi produttiva e finanziaria in atto nel gruppo FS.


          L’Assemblea, condividendo e facendo propria la piattaforma unitaria di FILT, FIT, UILT, FAST, UGL e ORSA, ha rivendicato risposte urgenti in grado di invertire lo stato di crescente degrado di FS.


          Le Segreterie Nazionali, a seguito dell’Assemblea, hanno riproposto a FS i contenuti fondamentali della piattaforma unitaria sollecitando la ripresa del confronto e risposte concrete.


          Nel corso dell’incontro, svoltosi nella serata di ieri 22 giugno, i rappresentanti della Holding, di Trenitalia e di RFI non hanno dato risposte sui molti problemi aperti, rinviando, ancora una volta, la discussione di merito e subordinando la soluzione dei problemi agli interventi di soggetti esterni che per varie ragioni agiscono su alcune delle problematiche aperte.


          In particolare nel corso della riunione abbiamo dovuto registrare l’ennesimo tentativo di rinvio, in relazione alla vertenza sul sistema vigilante (SCMT-VACMA) e l’assenza di qualsiasi risposta sugli altri punti della vertenza.


          Appare evidente che per quanto riguarda le scelte che riguardano le decisioni relative al risanamento dei conti e al rifinanziamento del piano degli investimenti molto dipende dagli interventi del Governo, che dovrà correggere il disastro prodotto dalla mancanza di politica di trasporto e di affossamento del trasporto ferroviario messa in atto dal governo precedente


          È però ugualmente chiaro che il Gruppo FS ha contribuito moltissimo alla crisi e non è in grado di fare la propria parte per risolvere i problemi.


 La crisi è aggravata dalla fuga delle responsabilità in attesa degli eventi.


L’azienda appare assolutamente inerte e in attesa delle decisioni che riguardano gli interventi del Governo che, presumibilmente, riguardano anche l’assetto dei vertici.


           L’intero vertice è paralizzato nelle capacità decisionali e questo fa sentire pesantemente i suoi effetti negativi sull’andamento della produzione, sul peggioramento dei conti e sulle condizioni di lavoro dei ferrovieri.


          Non si può più stare fermi, non si può consentire che l’azienda venga travolta dalla crisi senza che chi può e deve agire lo faccia.


          Il sindacato ha denunciato la gravità della situazione e chiesto al Governo di intervenire rapidamente.


          Ai vertici FS continuiamo a chiedere risposte sulla base della piattaforma unitaria.


 ·         finalmente i piani di impresa in grado di affrontare i gravissimi problemi aperti;


·         il rientro delle esternalizzazioni che hanno disperso professionalità aziendale senza realizzare miglioramenti nella qualità e regolarità del servizio e nei bilanci aziendali; 


·         una diversa gestione delle modalità di appalto e fornitura di servizi a partire dalle  pulizie dei treni e delle stazioni;


·         il riconoscimento del valore del lavoro in una grande azienda di servizi attraverso la qualificazione delle relazioni sindacali;


·         un piano relativo al personale in grado di recuperare la dispersione di professionalità avvenuta con le uscite indiscriminate che hanno prodotto danni consistenti;


·         norme chiare e trasparenti nella gestione del personale, dalle assunzioni allo sviluppo professionale al diritto al pasto;


·         la fine delle discriminazioni nei confronti dei familiari dei ferrovieri;


·         conclusione della vertenza relativa alla sicurezza attraverso il rispetto degli impegni assunti, l’accelerazione dei processi concordati di attrezzatura tecnologica e il ritiro del licenziamento legato alla vertenza.


          Per sostenere la nostra rivendicazione e per difendere il futuro dell’azienda, per tutelare il lavoro ferroviario la categoria attuerà uno sciopero di 8 ore con le seguenti modalità:


 Addetti alla circolazione treni
dalle ore 9.01 alle ore 17.00


Uffici - Impianti fissi
intera prestazione lavorativa


 

 

 

                                                                                              Le Segreterie Nazionali

 

 

Roma, 23 giugno 2006

 

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