Data: 29/08/2008
Settore:
Filt Cgil
IN RICORDO DEL MIO AMICO ANTONELLO - M.Antonietta Deriu (FiltCgil Nuoro): «Le persone " belle " non muoiono mai»

Le persone " belle " non muoiono mai. Restano vive nel nostro ricordo, ma anche nella capacità di proseguirne l'opera. Non è facile ricordare "in memoria" di Antonello, non perché non vi sia nulla da ricordare, anzi: " Ricordo il suo carattere forte, ma sempre disponibile e generoso, l'attaccamento alla famiglia e l'amore verso i figli, l'impegno sindacale in Sardegna e a Roma, le sue battaglie politiche per affermare diritti e solidarietà."

Tutto questo è stato Antonello, però è difficile ricordare Antonello e pensare che Antonello non ci sia pìù.
Se avessi potuto immaginare una persona più agli antipodi dell'idea della morte, questa persona sarebbe stata proprio Antonello.
Per il tempo che ho avuto di lavorare vicino a lui, di condividerne le scelte sindacali, di prendere insieme a lui decisioni importanti per il bene dei lavoratori e del lavoro, quello che mi ha sempre colpito di lui era la sua vitalità, l'entusiasmo che riversava , non solo nel lavoro, ma in tutto quello che faceva, che "costringeva" a lavorare con uguale impegno e testardaggine per cercare di realizzare l'obiettivo fissato.

Antonello, amico di sempre, dagli anni del liceo, nel PCI, nelle battaglie politiche e sociali e infine nell'impegno sindacale nella CGIL Trasporti.
Entrato nel mondo del lavoro nel 1976, fedele al suo credo, coerente ai suoi impegni precedenti, iscrittosi alla CGIL, ha svolto da subito un ruolo attivo, occupandosi dei problemi del mondo del lavoro con serietà, impegno e determinazione.
Ha rivestito ruoli sempre più importanti e impegnativi nelle varie segreterie: provinciale, regionale e nazionale.

Ho iniziato a lavorare con lui nella Filt-Cgil nel 1992, quando entrai a far parte del Direttivo Regionale con lui Segretario.
Incominciò a lavorare nella Segreteria Regionale alla fine di un periodo di forte scontro nel sindacato.
Iniziò quindi la sua esperienza tra grandi difficoltà per ricomporre l'unità all'interno della Filt-Cgil e ci riuscì, condividendo con il Direttivo una fase politico-sindacale molto complessa, all'interno del più ampio processo di liberalizzazione e privatizzazione dell'economia, che investiva direttamente il settore dei trasporti ed in particolare la Sardegna, a causa della preponderante presenza di aziende pubbliche e monopoliste.
La Filt-Cgil è stata protagonista di questa stagione politica, soprattutto per la capacità di Antonello di elaborare proposte, di cercare soluzioni ai problemi di crisi delle aziende e di rischi per l'occupazione, di sostenere con forza le idee della Cgil nell'interlocuzione con le istituzioni e con le imprese: Spesso con successo, qualche volta con difficoltà, ma sempre con impegno convinto e costante.

Nel 1998 la Filt Nazionale gli chiese di trasferirsi a Roma per lavorare nel Dipartimento Trasporto Locale Nazionale.
Ne parlò a lungo con i compagni a lui più vicini.
Da una parte gli faceva piacere assumere un incarico importante, dall'altra questo voleva dire lasciare la Sardegna e, soprattutto, andare a vivere per gran parte del tempo lontano dalla famiglia.
Alla fine ha prevalso in lui la volontà di misurarsi con nuovi problemi.
A Roma si è occupato di trasporto locale, soprattutto per la parte relativa all'applicazione della cosiddetta "Legge Bassanini", che attraverso il Dlgs. 422 del 1997, trasferiva alle Regioni competenze sul Trasporto Pubblico Locale.

Ma pur a Roma ha continuato a mantenere con noi della Filt rapporti continui, a discutere ed affrontare tutti i problemi che su queste materie investivano la Sardegna.
E di nuovo abbiamo potuto apprezzare, se mai ve ne fosse stato bisogno, la sua generosità e disponibilità.
Diciamo che, pur essendo lontano da noi fisicamente, non se ne è mai allontanato veramente.

Dal 2001 ha incominciato ad occuparsi di attività di supporto al sistema dei trasporti ed in particolare di appalti ferroviari, anche qui nel pieno di una grave crisi che investiva il settore e colpiva direttamente il lavoro, con centinaia di licenziamenti.
Parlava spesso delle grandi difficoltà ad affrontare problemi tanto complessi, del dolore che provava di fronte a tanti lavoratori licenziati.
E ricordo alla fine la gioia e la soddisfazione per essere riusciti a portare a casa un risultato che garantiva il lavoro, l'occupazione a tutti i lavoratori e la salvaguardia delle clausole sociali.

Antonello era così, tanto impegno, anche durezza nell'affermare le sue opinioni, ma anche grande umanità, grande generosità, grande disponibilità a mettere a disposizione degli altri la sua esperienza e le sue conoscenze.

Dal 2006 era rientrato in Sardegna e dalla primavera del 2007 era stato nominato Presidente di Priamo, il fondo di previdenza integrativa degli autoferrotranviari.
Certo era soddisfatto per un incarico di prestigio che era anche un riconoscimento alle sue capacità e al suo impegno nel fondo, già svolto quale Vice Presidente da anni, ma contemporaneamente continuava ad occuparsi dei problemi dei lavoratori.
Continuava sempre ad occuparsi di quello di cui si era sempre occupato.

Dal suo rientro in Sardegna nel 2006, al suo lavoro nelle Ferrovie della Sardegna, fedele a se stesso, aveva continuato il suo impegno politico-sociale nella sua cittadina, tra la sua gente e nella Filt Territoriale, tra i lavoratori.

E' in questi due anni di lavoro, di condivisione di problemi, impegni e scelte che ho avuto ancor di più la possibilità di apprezzare le sue capacità di elaborazione politica e la sua disponibilità.
Tutti i giorni, mattina o sera, spesso mattina e sera e a volte anche sul tardi, ci incontravamo o semplicemente ci si sentiva al telefono per scambiarci opinioni, conoscenze e decidere sul da farsi, sempre così, giorno dopo giorno,anche quando in ospedale, non riuscendo a parlare per quella tosse ostinata che lo perseguitava, continuava a parlarmi attraverso la moglie e aveva anche la sensibilità e delicatezza di mandarmi a dire " brava , continua così ", incoraggiandomi così ad andare avanti da sola.

Di lui mi mancherà la presenza autorevole, la capacità di elaborare proposte, l'impegno continuo e costante e mi mancherà il compagno e l'amico con il quale bastava uno sguardo per capirsi, l'amico con cui confrontarsi quando c'era da affrontare un problema, ma anche quello con cui confidarsi, a cui chiedere o dare qualche consiglio. Ne aveva bisogno anche lui.

Oggi, ogni qualvolta devo prendere una decisione, assumere la responsabilità di una scelta, penso sempre quale sarebbe stato il suo pensiero e spero di fare la scelta migliore, facendo tesoro di quello che mi ha trasmesso.

Antonello non è più con noi a lavorare nella CGIL, ma fa parte di noi, perché nelle nostre piccole idee, nelle nostre modeste scelte, c'è qualcosa delle sue grandi idee, delle sue migliori scelte.
Siamo stati contaminati un pochino da lui e gliene siamo grati.

Non dimentichiamolo, ricordiamolo, anche continuando il suo lavoro su qualcuno dei tanti temi su cui era impegnato. Ne sarà certamente contento.

La Segretaria della Filt/Cgil Provinciale di Nuoro

M.Antonietta Deriu

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