Data: 17/07/2006
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TAXI, TROVATO L'ACCORDO. Cancellati il cumulo delle licenze e la doppia targa. Bersani «La vertenza si e' chiusa con un pareggio»

Dopo tre settimane di trattative sfociate anche in momenti di forte tensione, è prevalso il buon senso tra le organizzazioni dei tassisti e il governo rappresentato dal ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani. E' stato infatti raggiunto un accordo sull'emendamento all'articolo 6 del decreto competitivita' con il quale viene depennato dal testo della norma la parte riguardante il cumulo delle licenze e la doppia targa. Nella trattativa entreranno inoltre in campo le amministrazioni comunali le quali avranno la facoltà di scegliere di potenziare il servizio a seconda delle esigenze locali e previa consultazione delle commissioni consultive cui parteciperanno gli stessi rappresentanti della categoria. Soddisfatti i tassisti che hanno accolto con caroselli di auto festanti l'annuncio dell'avvenuto accordo. Soddisfatto anche il Ministro Bersani che parla apertamente di una vertenza chiusa con un sostanziale pareggio. «L'intesa raggiunta nel confronto - ha aggiunto il ministro Bersani - sara' tradotta in un emendamento che presentero' al Parlamento»


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TAXI: FILT E CGIL, ISOLARE I VIOLENTI
Intanto la Filt e la Cgil di Roma hanno condannato i gravi episiodi di intollerenza contro i cronisti al lavoro sulla vertenza taxi.
''Esprimiamo a nome della Filt e di tutta la Cgil di Roma e Lazio solidarieta' a Paolo Foschi ed al Corriere della Sera''. Lo dichiara in una nota la sigla sindacale dei tassisti. ''Gia' nei giorni scorsi vari cronisti al lavoro sulla vertenza taxi erano stati fatti oggetto di insulti ed aggressioni e tutti ci auguravamo che fossero riprovevoli casi isolati cui gli stessi manifestanti e soprattutto gli organizzatori della protesta avrebbero messo fine -continau la nota- Stiamo invece assistendo, purtroppo, ad una escalation di intimidazioni ed aggressioni, perpetuata da frange violente ai danni degli operatori dell'informazione, di sapore squadristico. Cui prodest? Certamente non alle ragioni dei tassisti, non al dialogo tra le parti per trovare soluzioni che sappiano coniugare i diritti dei lavoratori del settore con il diritto alla mobilita' dei cittadini''. ''Queste azioni favoriscono solo la creazione di un clima incandescente, di scontro e contrapposizione, dove escono sconfitte le ragioni di tutti, di chi protesta, della comunita' e del dialogo democratico. La violenza non e' mai appartenuta, non appartiene e mai apparterra' al movimento dei lavoratori - aggiungono - E' quindi necessario isolare i violenti per proseguire nella direzione del dialogo e del confronto democratico con il Governo''.


 




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