Data: 12/08/2009
Settore:
Economia
GABBIE SALARIALI, SI SCALDA IL DIBATTITO. EPIFANI, PER CONTRASTARLE ANCHE LO SCIOPERO GENERALE - Il Segretario della Cgil: «Ci opporremmo con tutte le nostre forze» - L'intervista a Epifani - Le dichiarazioni di Berlusconi (poi smentite)

Siamo contro le gabbie salariali e ci opporremo con tutte le forze e con tutti gli strumenti incluso lo sciopero generale. Il numero uno della CGIL, Guglielmo Epifani, parla così in un'intervista a 'La Stampa' e, sulle idee portate avanti dal Carroccio, pronostica: "la Lega non demorderà". Poi spiega: "A parte il fatto che le gabbie salariali esistono già è come voler tornare ai dialetti: che idea di Paese ha la Lega? Il bergamasco invece dell'inglese, la busta paga di Castrovillari piuttosto che quella di Lodi, quando per guardare avanti bisognerebbe conoscere il cinese, e progettare il salario europeo".

"Quelle della Lega - osserva il Segretario Generale della CGIL - sono parole d'ordine regressive. Di gabbie salariali in Italia, di fatto, ce ne sono già quattro. Sono le grandi diseguaglianze tra lavoratori del Nord e lavoratori del Sud, perché un occupato del settore privato del Sud guadagna il 20-25 per cento in meno rispetto a un lavoratore del Nord. E poi anche le differenze tra lavoro maschile e femminile, nell'ordine del 15-20 per cento. C'è poi una terza gabbia salariale che e' quella del lavoratore italiano e un immigrato, che è pagato di meno. E infine quella tra un giovane e un meno giovane. La Lega parte dall'assunto inesistente della parità di salario, muove un luogo comune che è rovesciato rispetto alla verità, e arriva a ipotizzare il contrario di quello che serve al Paese. In Italia quel che ci vorrebbe non sono le gabbie salariali, ma - insiste - il salario europeo. Non conoscere i dialetti, ma l'inglese, il tedesco, il cinese. Dobbiamo guardare avanti, non indietro".

Secondo Epifani la Lega agita le gabbie salariali come "elemento di disgregazione. Si suggerisce al lavoratore del Nord che potrebbe guadagnare di più, invece di dire la verità, e cioè che c'è un salario basso al Nord e basso al Sud e che occorre, semmai, alleggerire il carico fiscale sui lavoratori".

Nel frattempo anche nella stessa maggioranza di Governo il clima si surriscalda e in molti non hanno affatto gradito la proposta della Lega Nord al punto che lo stesso premier Berlusconi si rifugia in un ennesima smentita rispetto alle prime dichiarazioni di condivisione apparse sulla stampa nei giorni scorsi. Il Presidente Silvio Berlusconi si affida al giornale di famiglia per affermare di non aver mai parlato di gabbie salariali «Mi riferivo alla contrattazione decentrata! Non ho mai detto sì. E' la solita storia. Si monta una polemica assurda sul nulla» puntualizza il premier a 'Il Giornale.

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