Data: 04/07/2010
Settore:
Autostrade
PEDAGGI, CONTRO GLI AUMENTI INSORGONO ANCHE ALEMANNO E POLVERINI. DA CHIODI, TESTA E MASCIA INVECE SOLO SILENZIO - Incredibile: pagano anche gli abruzzesi che non utilizzano l'Asse attrezzato - Come aggirare il balzello: Le stazioni da evitare

Non sarà un caso che sia il neo Presidente della Regione Lazio Renata Polverini che il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, esponenti di rilievo dei partiti di governo, si siano ribellati a questa tassa che colpisce i pendolari, quelli che si muovono sulle strade per raggiungere il luoghi di lavoro. Il primo cittadino di Roma con toni "pittoreschi" e che richiamano le sortite dell'ex sindaco di Chieti Nicola Cucullo quando tuonava sulla teatinità dell'Aeroporto d'Abruzzo, ha prima minacciato di recarsi con la propria macchina e sfondare tutto (Guarda il video), se avessero introdotto un casello sul GRA e poi, sentitosi ignorato, è arrivato a condividire la scelta fatta dai presidenti delle Province, di fare ricorso al Tar contro il provvedimento. Un richiamo a cui anche Renata Polverini, governatore della regione, si è mostrata attenta «Noi - dice - ci siamo mostrati tutti contrari. La vita dei pendolari è dura, sia in auto che in treno o in autobus. Gravare su di loro in un momento di crisi come questo sicuramente non può che trovarci contrari».

IN ABRUZZO? TUTTO TACE. SOLO IPOCRISIE E PROPAGANDA
L'introduzione dell'ultimo balzello ideato dal Governo ha colpito e non poco anche gli abruzzesi. Il supplemento da pagare in entrata e in uscita al casello Pescara Ovest (A14) e a Villanova (A25) sta creando tanta rabbia ed incomprensione tra i pendolari, molti dei quali paradassolmente si ritrovano a dover corrispondere un supplemento anche nei casi in cui non si usufruisce dell'Asse Attrezzato Chieti Pescara ovvero di una di quelle arterie per le quali il Governo ha pensato di introdurre delle forme di pagamento.
La confusione è totale, tante le assurdità. A cominciare dai numerosi pendolari che quotidianamente percorrono l'A14 da nord e da sud e che escono al casello incriminato di Pescara Ovest per raggiungere la zona commerciale ed industriale di Sambuceto (San Giovanni Teatino) senza avere la necessità di dover immettersi nell'Asse Attrezzato. Per loro non ci sono sconti, il supplemento si paga ugualmente. Siamo alla presunzione di intendimento. Che dire poi di chi, sempre dall'A14 e proveniendo da Nord, decide di evitare l'uscita di Pescara Ovest e di continuare a percorrere l'autostrada fino all'uscita di Pescara Sud per poi scoprire di pagare di meno. Non parliamo poi di coloro che provengono o sono diretti a Roma costretti a pagare il balzello due volte. Già, perché sia i già citati caselli di Pescara Ovest (A14) e Villanova (A25) che la barriera di Lunghezza all'ingesso della capitale, rientrano nella lista delle stazioni da evitare.

E mentre gli automobilisti abruzzesi provano ad individuare escamotage per aggirare l'ingiusta tassa (ovvero uscire prima o dopo i caselli incriminati), aumentano inevitabilmente anche le ripercussioni sul traffico e sull'inquinamento atmosferico come dimostrano le file che in qesti primi giorni si registrano a Città Sant'Angelo (Uscita Pescara Nord dell'A14) o a Scafa sull'A25

Gli effetti sulla congestione delle strade statali sono , in pratica, già una realta. I tempi di percorrenza media sulla Tiburtina, nel tratto tra Scafa all'innesto con l'asse attrezzato, si sono allungati di quasi 20 minuti per coprire una distanza di 10 chilometri circa.

E i nostri politici, in primis il Governatore Chiodi, Il presidente della Provincia di PescaraTesta e il Sindaco Mascia non rilasciano dichiarazioni sull'argomento come se il fenomeno non li riguardasse. Il senatore del Pdl Fabrizio Di Stefano arriva addirittura a negare la realtà affermando che «il rischio che venisse installato un casello sull'Asse Attrezzato, esigendo un pedaggio ai pendolari che utilizzano il tratto viario quotidianamente, è stato evitato».

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