Data: 02/10/2006
Settore:
Economia
file allegato: Preleva la struttura degli scaglioni e le nuove detrazioni (formato ppt)
FINANZIARIA 2007 - I punti salienti della manovra. I nuovi scaglioni Irpef e le nuove detrazioni per carichi familiari.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha controfirmato la proposta di legge finanziaria 2007 varata dal Consiglio dei Ministri. Una manovra che nelle ultime ore è stata incrementata di circa 3 miliardi e mezzo rispetto ai 30 annunciati. Confermate le indiscrezioni della vigilia a cominciare dal taglio del cuneo fiscale. Alla somma dei 33,4 miliardi di euro si è giunti stanziando 11,9 miliardi di euro per il Sistema Stato, 4,6 per gli enti locali, 3 per la sanità, 9,5 per previdenza e destinando infine 4 miliardi alle entrate tributarie. Previste, inoltre importanti novità fiscali tendenti ad una più equa ridistribuzione delle imposte favorendo i titolari di redditi più bassi. Tornano le detrazioni fiscali per lavoro dipendente e per carichi familiari. Secondo il Presidente del Consiglio Romano Prodi si tratta di un a manovra che «tutela i diritti dei più deboli».

Questi i punti salienti della manovra:

IRPEF: Rimodulizione fiscale con un sensibile abbassamento del prelievo per i redditi fino a 40.000 euro. Il risultato sarà ottenuto intervenendo soprattutto sul meccanismo delle deduzioni e detrazioni, modificando gli scaglioni di reddito e allargando la no tax area per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Si passerà rispettivamente dagli attuali 7.500 e 7.000 a 8.000 e 7.500. Si capovolge la logica alla base dei due moduli targati Tremonti che aveva trasformato le detrazioni in deduzioni e si torna al vecchio sistema. Il ritorno alle detrazioni sarà accompagnato da un incremento consistente degli importi per i famigliari a carico, determinando cosi quell'alleggerimento del prelievo a favore dei nuclei più numerosi e dei nuclei monoreddito. La detrazione per il coniuge a carico e per ogni figlio sarà di 800 per i redditi bassi per poi decrescere col crescere del reddito. Per contro l'aliquota Irpef del 43% potrebbe partire da 75.000 euro anzichè gli attuali 100.000 euro.
CUNEO FISCALE: il taglio si spalmerà in due tempi. Avrà nel complesso un costo di poco inferiore ai 9 miliardi. Con tutta probabilità da gennaio partirà una prima riduzione di 2,5 punti e a partire da luglio il restante 2,5%. Il 60% del beneficio andrà alle imprese e il 40% ai lavoratori. Il taglio privilegerà il lavoro a tempo indeterminato. Lo sgravio ai lavoratori andrà attraverso la restituzione del fiscal drag all'interno del riordiono dell'Irpef, mentre per le imperse si agirà escludendo dalla base imponibile Irap il costo del lavoro.
PENSIONI: in vista della riforma strutturale, che sarà attuata con la legge delega che accompagnerà la finanziaria, ci sarà la chiusura di una finestra per l'anzianità. Nella manovra invece dovrebbe entrare un contributo del 3% per le pensioni oltre i 60mila euro, o in alternativa un raffreddamento della perequazione per le pensioni più alte. La contribuzione per i parasubordinati salirà dal 18% al 23%, quella per gli autonomi dal 18,5% al 20%. Contributi più salati anche su alcune forme di lavoro precario e su alcuni istituti regolati dalla legge Biagi come l'apprendistato e il contratto di reinserimento per gli over 50. Tramontata invece l'ipotesi di creare l'Inpu, l'istituto di previdenza unico al posto di Inps, Inpdap, Ipsema e Ipost. La delega previdenziale potrebbe comunque contenere norme per il riordino generale degli enti previdenziali.
TFR: la riforma sarà anticipata al 2007. La parte del tfr che non sarà indirizzata alla previdenza integrativa sarà attribuita in quota parte ad un fondo gestito dall'Inps.
SVILUPPO: Alcune misure del ddl Bersani sullo sviluppo industriale saranno trasferite in Finanziaria. In particolare, il pacchetto di norme sui «progetti innovazione» saranno inseriti nella manovra per consentirne la partenza già dal prossimo anno.
RENDITE FINANZIARIE: sarà riordinata e razionalizzata la tassazione delle rendite finanziarie con l'introduzione dell'aliquota unica al 20% al posto delle due aliquote attuali al 27% per i depositi di conto corrente e per le obbligazioni con scadenza inferiore ai 18 mesi e del 12,5% per titoli di Stato, obbligazioni con scadenza superiore a 18 mesi, plusvalenze azionarie (tranne le partecipazioni qualificate che sono tassate per il 40% del valore attraverso l'Irpef), fondi d'investimento e dividendi. Il maggior gettito sarà compreso tra 1,5 e 4 miliardi di euro a seconda delle esenzioni ed esclusioni che saranno introdotte. La misura sarà inserita nel dl collegato alla finanziaria.
STUDI SETTORE: sarà triennale la revisione degli studi di settore per garantire una maggiore adesione alla realtà economica. L'obiettivo del governo è quello di ottenere un adeguamento delle dichiarazioni dei redditi di autonomi e commercianti in maniera concordata e condivisa.
SUCCESSIONI: salta la reintroduzione dell'imposta di successione e donazioni. Per contro c'è un aumento delle imposte catastali e ipotecarie ai fini della successione.
AUTO E SUV: prevista l'esenzione dal pagamento del bollo per cinque anni per chi acquista auto nuove euro 4. Viene introdotta una supertassa per i Suv.
IRES: l'imposta sulle società, potrebbe subire una rivisitazione: è stata istituita una commissione con l'obiettivo di valutare le eventuali modifiche da apportare alla riforma Tremonti. Il governo potrebbe chiedere una delega per il riordino.
CASA: per le giovani coppie potrebbe arrivare un «bonus affitto». La misura sarebbe collegata alla riforma della tassazione dei redditi da locazione ai quali sarebbe applicata una imposta sostitutiva con aliquota al 20% allo stesso modo delle rendite finanziarie. La misura, oltre al carattere sociale avrebbe anche l'obiettivo di favorire l'emersione e combattere gli affitti in nero. Inoltre, lo sgravio Irpef del 36% e l'Iva al 10% sulle ristrutturazioni in scadenza a fine anno potrebbe essere concentrato su interventi in grado di garantire risparmio energetico. In pratica, ci sarebbe uno sconto intorno al 50-60% per l'istallazione di pannelli solari, l'acquisto di caldaie a consumo ridotto e la riqualificazione edilzia.
BONUS INCAPIENTI: con la finanziaria tornerà il bonus per gli incapienti. In pratica per i pensionati esclusi da eventuali riduzioni Irpef perche già esenti per via del reddito basso con la tredicesima arriverà un bonus di 150 euro. In alternativa si studia l'ipotesi di raddoppiare l'adeguamento al costo della vita per le pensioni al minimo.
BOND INFRASTRUTTURE: per la realizzazione di infrastrutture sono in arrivo obbligazioni ad hoc. I bond potranno contare su una tassazione più leggera e potranno essere emessi da società ed Enti interessati alla realizzazione di grandi opere.
ENTI LOCALI: i tagli ai comuni dovrebbero ammontare a 1,8 miliardi. In cambio gli Enti locali potranno contare al posto di una parte degli attuali trasferimenti su una compartecipazione Irpef. Si pensa anche di aumentare il tetto dell'addizionale Irpef attualmente allo 0,5% e di permettere agli enti l'introduzione di tasse di scopo.
SANITA': la finanziaria ratificherà il «patto per la salute» siglato tra regioni e governo. Dal comparto arriveranno risparmi per 3 mld di cui 2 da razionalizzazioni nella spesa farmaceutica e il riordino dei ticket di compartecipazione. Le regioni che non rispettano gli obiettivi di spesa dovranno aumentare le addizionali Irpef e Irap. E' anche prevista la riorganizzazione dei medici di famiglia e quella della rete ospedaliera. Vengono introdotti ticket per le prestazioni che non hanno carattere di urgenza al pronto soccorso, quelle che ricadono sotto la classificazione di «codice bianco». Inoltre, si va verso un aumento dei ticket sulla diagnostica e le prestazioni specialistiche.
CATASTO: saranno coinvolti i comuni nella gestione del catasto in funzione sia del suo aggiornamento che della lotta all'evasione nel settore degli immobili. Il governo chiederà anche una delega per la revisione degli estimi che scatterà dopo il passaggio della gestione del catasto agli enti locali.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: i risparmi nella P.a. dovrebbero aggirarsi intorno ai 3 miliardi. Si punta a razionalizzare a livello territoriale le strutture dello stato accorpando e unificando uffici. Si pensa di anche di accorpare Formez e Scuola superiore della Pa. Non è escluso una delega a governo con il compito di riordinare tutti gli enti sopprimendo quelli che hanno esaurito la loro funzione. Dalla soppressione degli enti inutili arriveranno risparmi per complessivi 900 milioni nell'arco dei prossimi tre anni. Quanto al personale accanto al superamento progressivo del precariato ci potrebbe essere un alleggerimento del blocco del turn over. Per i dirigenti della Pa che non raggiungono gli obiettivi di risparmio e di riorganizzazione indicati dalla finanziaria salta l'indennità di risultato. Sforbiciata anche per le spese delle missioni all'estero che subiranno un taglio del 20%.
VISCO SUD: per il mezzogiorno torna la cosiddetta Visco-sud. In pratica, per le imprese che effettuano nuovi investimenti nelle aree territoriali «Obiettivo1» viene istituito un credito d'imposta entro la misura massima consentita nel rispetto dei criteri e dei limiti di intensità di aiuto stabiliti dalla Commissione europea per gli aiuti di carattere regionale. Per il sud arriveranno circa 1 miliardo di finanziamenti aggiuntivi portando la dote complessiva nel 2007 a 1,5 miliardi.

Le nuove detrazioni per familiari a carico e i nuovi assegni familiari

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