Data: 19/07/2010
Settore:
Filt Cgil Abruzzo
IL GOVERNO TAGLIA LE RISORSE AI TRASPORTI, MA NON TAGLIA I COSTI DELLA POLITICA - Grande partecipazione alla giornata di mobilitazione della Cgil. Scaccialepre: «Prima di intaccare i servizi, si taglino i CdA e gli sprechi» - Multimedia (guarda il video) - Rassegna stampa - L'intervista a Chiodi

Numerosi pendolari, viaggiatori, semplici cittadini, oltre che molti addetti ai lavori hanno apprezzato e condiviso l'iniziativa promossa dalla Cgil e dalla Filt Abruzzo al fine di illustrare le probabili ripercussioni che i tagli alle regioni imposti dal Governo, avranno sul trasporto pubblico locale in tutto il paese e, in modo particolare, nella nostra regione.

Tanta curiosità e voglia di essere informati dai delegati della Cgil che hanno affollato i gazebo predisposti nelle principali stazioni ferroviarie e terminal bus dislocati su tutto il territorio regionale, fornendo ai cittadini i dettagli, al momento solo numerici, che la manovra avrà sui servizi e sulle tariffe. E' facile immaginare che la riduzione ipotizzata dei contributi pari a 54 milioni nel 2011 e di 60,7, non potrà che ripercuotersi sulla quantità e sulla qualità dei servizi attualmente garantiti con inevitabili riflessi occupazionali e in termini di aumenti tariffari.

Secondo il Segretario della Filt Abruzzo Luigi Scaccialepre (nella foto), che ha presenziato il punto informativo del Terminal bus di Piazzale San Francesco a Teramo «La Cgil ha ritenuto fondamentale informare e denunciare i problemi e le ripercussioni che la manovra avrà sul territorio. La Regione Abruzzo - ha sottolineato Luigi Scaccialepre - è l'unica in Italia a essere proprietaria di tre aziende pubbliche di trasporto con personalità giuridiche distinte e separate, aziende che svolgono gli stessi servizi che lavorano spesso senza alcuna sinergia e con una continua moltiplicazione dei costi. Le conseguenze dei tagli saranno drammatiche - continua Scaccialepre - basti pensare che le risorse impegnate per il trasporto ferroviario regionale passeranno da 57,3 milioni a 18,54, con tutto ciò che questo comporterà in termini di numero di corse e qualità dei servizi». »

Razionalizzare il servizio, eliminare gli sprechi, agendo immediatamente sui costi della politica che nelle aziende di trasporto sono particolarmente elevati e quindi appetibili, sono - secondo il sindacato - i primi obiettivi e le priorità da perseguire. Ed è per questo che la Cgil continuerà ad opporsi alla attuale strumento di programmazione economico-finanziaria, ma al tempo stesso chiederà a gran voce l'attivazione di un tavolo con la Regione in cui avviare una discussione sugli sprechi, sulle sovrapposizioni che si registrano sul territorio e sulla mancata attuazione dell'azienda unica regionale dei trasporti.

Dello stesso avviso Franco Rolandi, segretario della Filt Cgil di Pescara che ha presenziato insieme a 15 delegati il gazebo disposto dalle 8 alle 20 nei pressi del Terminal bus, vicino alla stazione ferroviaria.

"I tagli imposti dalla manovra economica del Governo avranno riflessi pesanti sui trasporti pubblici di Pescara e dell'area metropolitana - spiega Franco Rolandi - , in Abruzzo i tagli previsti dal Governo equivalgono al 40% delle risorse che la Regione destina al settore, pari a 146milioni di euro ogni anno". La Gtm che garantisce il servizio urbano nel comune di Pescara e in altri importanti comuni limitrofi, potrebbe perdere fondi per oltre 6milioni di euro. "Nel bilancio 2009 della Gtm, i contributi regionali ammontavano complessivamente a circa 16 milioni di euro -precisa Rolandi-: un taglio del 40% significa che potrebbero esserci oltre 6 milioni di euro in meno".

C'è ovviamente preoccupazione anche per i posti di lavoro "Con la riduzione dei servizi, ci saranno conseguenti tagli della forza lavoro- avverte ancora Rolandi-: ora sono 800 gli addetti nel trasporto del Pescarese, di cui solo il 50% nella Gtm". Si temono rincari anche sulle tariffe "Le associazioni datoriali stanno già discutendo della possibilità di aumenti, anche del 36% del prezzo dei biglietti." Di fronte a tutto questo è inspiegabile l'assenza degli Enti Locali "Contestiamo il silenzio dei sindaci sugli effetti che i tagli avranno sulla mobilità urbana ed extraurbana -dice Rolandi-, mentre le aziende, pur di fronte al rischio che si prospetta nel 2011, continuano a nominare vicedirettori e assumere personale anche nei settori dove non ce ne sarebbe bisogno".


RASSEGNA STAMPA
(Il Messaggero)
(Il Tempo)
(Clickmobility)
(Primadanoi)

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