Data: 20/02/2007
Settore:
Economia
ADDIZIONALI IRPEF, AUMENTI DA 863 COMUNI - In Abruzzo solo Teramo resta al palo (ma nel 2006 stava già a 0,5%). Il 57% degli Enti Locali decide ritocchi al rialzo

Lo scorso 15 febbraio è scaduto il termine utile imposto ai Comuni per comunicare ufficialmente al Ministero delle Finanze le nuove aliquote dell'addizionale Irpef in vigore per l'anno 2007. Come era prevedibile le amministrazioni locali hanno immediatamente approfittato dell'opportunità concessa dalla Finanziaria per poter ritoccare al rialzo le aliquote relative alle addizionali locali. Come riferito da uno studio prodotto dal quotidiano "Il Sole 24 ore" ben il 57% dei Comuni italiani censiti dall'elenco generale ministeriale ha aumentato l'imposizione fiscale. Su un totale di 1096 comuni che hanno inviato al ministero la documentazione, ben 687 di essi hanno deciso di aumentare l'addizionale Irpef portandola in media dallo 0,27% del 2006 allo 0,45% per il 2007. Solo 406 comuni hanno lasciato invariate le aliquote, mentre addirittura sono solo 3 quelli che ufficialmente hanno deciso di diminuirle e vale la pena citarle: Cattolica, La Loggia e Santo Stefano Roero.
In alcune regioni gli aumenti delle addizionali comunali, si vanno a sommare anche ai sensibili ritocchi apportati dalle addizionali regionali, così da vanificare in molti casi la rimodulazione fiscale prevista dalla Finanziaria 2007. Secondo il Sole 24 ore, inoltre, il previsto ritorno dal sistema delle deduzioni a quello delle detrazioni applicato alle addizionali comunali, porterebbe oltretutto un maggiore aggravio sui nuclei familiari attestabile intorno ai 400 milioni di euro. L'impossibilità di modulare le addizionali locali Irpef sulla base di ipotetici scaglioni di reddito, vanifica il principio della progressività delle imposte tipico del sistema fiscale vigente nel nostro paese. Come è noto, infatti i comuni, al momento, possono intervenire esclusivamente su due fronti: l'aliquota (che deve essere unica per tutti) e la fascia di esenzione.

Questa la situazione aggiornata nei capoluoghi di provincia abruzzesi:

CHIETI 0,6 ~ 0,7 (aliq.2007) -- 0,4 (aliq.2006)
L'AQUILA 0,7 ~ 0,8 (aliq.2007) -- 0,4 (aliq.2006)
PESCARA 0,49 (aliq.2007) -- 0,1 (aliq.2006)
TERAMO 0,5 (aliq.2007) -- 0,5 (aliq.2006)

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it