Data: 09/03/2005
Settore:
Trasporto pubblico locale
TPL(malattia): Conclusa negativamente la procedura di raffreddamento, sciopero sempre pił vicino

FILT-CGIL                    FIT-CISL              UILTRASPORTI

Segreterie Nazionali

 

COMUNICATO UNITARIO

 

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

 

Vertenza Malattia: conclusa negativamente

la procedura di raffreddamento  con Asstra e Anav

 

 

Nell’incontro di oggi 8 marzo  le controparti hanno ribadito le loro posizioni in merito agli atti unilaterali riguardanti il trattamento di malattia degli autoferrotranvieri.

 

Alle richieste di FILT – FIT - UILT di ritiro dei provvedimenti,  illegittimi, rispetto ai contenuti della legge e gravemente lesivi dei diritti contrattuali dei lavoratori, Asstra e Anav hanno opposto un altro rifiuto, presentando una loro proposta. Le OO.SS. hanno fermamente rigettato l’ipotesi di aprire un confronto di merito in presenza degli atti unilaterali.

 

Le controparti con un comportamento irresponsabile, atto a creare un clima di rottura con la categoria, ricercano lo scontro, tentando, ancora una volta, di portare il conto ai lavoratori.

 

La risposta non potrà che essere commisurata ai comportamenti delle aziende a partire dalla conferma di tutte le iniziative di lotta e di mobilitazione aziendale  in atto da FILT FIT e UILTRASPORTI e dallo sviluppo del conflitto in quelle aziende che hanno messo in atto i provvedimenti di disdetta.

 

Bisogna ripristinare il diritto dei lavoratori al trattamento previsto dalla legge e dal contratto e vanno respinti i vergognosi tentativi di aprire una campagna di stampa denigratoria contro gli autoferrotranvieri con argomentazioni false e non consone a rappresentanti di aziende finanziate con denaro pubblico.

 

Non è vero che gli autoferrotranvieri in malattia hanno una retribuzione più alta rispetto a quelle percepite durante le normali giornate di presenza al lavoro: il meccanismo del calcolo, che equipara infortunio e malattia, si basa sulla media dei trattamenti precedenti,  sui quali incide l’utilizzo  distorto dello straordinario. Se lo straordinario avesse un utilizzo come previsto dal contratto, il problema non si presenterebbe. Non c’è pertanto nessun privilegio di trattamento per gli autoferrotranvieri.

 

Non è tollerabile che si equipari la malattia con l’assenteismo, i lavoratori in particolare dell’esercizio, sono esposti a condizioni di lavoro pesanti, nel traffico, su mezzi obsoleti e con turni di lavoro impegnativi.

 

è vero invece che la disdetta e i trattamenti unilaterali messi in atto dalle aziende tolgono quote importanti della retribuzione a lavoratori ammalati e anche a chi ha subito un infortunio sul lavoro.

 

I casi di lavoratori con malattie gravi ai quali è stato ridotto lo stipendio rendono particolarmente evidente   l’assurdità delle posizioni aziendali.

 

Le aziende e le loro associazioni devono modificare rapidamente le loro posizioni e ritirare i provvedimenti, inoltre devono ripristinare le regole contrattuali e rispettare le leggi.

 

Diversamente sarà chiaro a tutti a chi imputare le responsabilità di un eventuale conflitto sociale che si somma ad una situazione già di grande difficoltà nel trasporto pubblico locale.

 

Roma, 8 marzo 2005                                                                Le Segreterie Nazionali

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