Data: 01/11/2013
Settore:
Trasporto pubblico locale
SISTEMA, I LAVORATORI BOCCIANO IL PIANO DELLA SOCIETA' «DISPONIBILI A RISANARE I CONTI DELLA NOSTRA AZIENDA MA NON QUELLI DI ARPA» - Chiesto un tavolo istituzionale con il coinvolgimento della Regione Abruzzo e delle tre aziende pubbliche di trasporto - Multimedia (Rai Tgr Abruzzo)

L'assemblea dei lavoratori della Società Sistema (gruppo Arpa) tenutasi presso la sede della Cgil di Pescara, alla presenza dei Segretari regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl autoferro, ha respinto la proposta elaborata dai vertici aziendali che, nell'ambito delle procedure di mobilità attivate lo scorso 3 ottobre ai sensi della Legge 223/91 e dalle quali sono scaturiti esuberi per trenta unità lavorative, ha formulato una ipotesi di contratto di solidarietà "difensivo" (tipo B).

FORTI CRITICHE SULL'OPERATO DEGLI ATTUALI AMMINISTRATORI (GLI STESSI DI ARPA) CHE OPERANO IN UN CHIARO CONFLITTO D'INTERESSI - Operano ormai da quasi quattro mesi i nuovi amministratori della Società Sistema subentrati alla gestione Gambacorta & C., "costretta" quest'ultima a cedere la mano a seguito dell'ennesimo blitz della Regione Abruzzo dopo gli scandali delle tante assunzioni e consulenze non proprio funzionali all'impresa. Eppure la soluzione "interna" con un nuovo Cda composto sostanzialmente dai Dirigenti di Arpa (Direttore Generale, Direttore del Personale e Direttore Tecnico), ovvero della stessa Società che di fatto detiene il 62% dell'intero pacchetto azionario, non sta producendo quel cambio di rotta auspicato.

DUE MESI PER CAPIRE CHE TIPO DI AMMORTIZZATORE SOCIALE APPLICARE. FORZA LAVORO, ESUBERI, NUMERI E PERCENTUALI CHE CAMBIANO DA UN GIORNO ALL'ALTRO - La sola soluzione prospettata ai sindacati in grado di risanare i conti dell'azienda, è stata semplicimente quella di dichiarare gli esuberi e indicare un ammortizzatore sociale. Quale ammortizzatore? E' stata davvero un'impresa per gli amministratori di Arpa (gli stessi ai quali l'azienda riconosce i premi pur chiudendo i bilanci in rosso per oltre cinque milioni di euro!!) intuire quanto la stessa Filt Cgil aveva da subito previsto, ovvero la non applicabilità ai lavoratori di Sistema del contratto di solidarietà di Tipo "A", in quanto la Società come è noto, non rientra nel campo di applicazione della disciplina in materia di CIGS (art. 1 legge n. 863/84); Ci sono voluti due mesi e l'intervento di un consulente esterno per allinearsi ai suggerimenti sindacali e per formulare una proposta di contratto di solidarietà difensivo di tipo "B" i cui numeri e contenuti hanno subito continue evoluzioni e stravolgimenti in un contesto di assoluta incertezza per quella che rappresenta comunque una importante società per azioni regionale.

I LAVORATORI DI SISTEMA PRONTI A DARE IL GIUSTO CONTRIBUTO PER RISANARE LA LORO AZIENDA MA NON INTENDONO RISPONDERE ANCHE DEGLI SPRECHI, DELLE INEFFICIENZE E DEI DEBITI DI ARPA - In un semplice capoverso incluso nella bozza del contratto di solidarietà sottoposta ai sindacati e illustrata in assemblea ai lavoratori, è racchiusa la finalità cui deve tendere l'eventuale sacrificio degli oltre 100 lavoratori della Società Sistema. L'obiettivo dell'ammortizzatore sociale, infatti, così come testualmente descritto, deve portare unicamente all'obiettivo del pareggio di bilancio a partire dal 2014. Un obiettivo non troppo lontano se si considera che al primo semestre 2013 la società Sistema ha registrato perdite di poco superiori ai 30mila euro, a dimostrazione che l'eliminazione dei costi impropri (Cda, consulenze e assunzioni di comodo) può risultare determinante, se non essenziale, per risollevare le sorti dell'azienda e per evitare quelle continue ricapitalizzazioni dei deficit di bilancio che i soci non intendono più sostenere. Gli amministratori di Sistema con la loro proposta di ridurre mediamente l'orario di lavoro del 25% (di cui il 15% per il personale addetto al pulimento e il 36,25% per il restante personale) che determinerebbe un recupero di quasi 700mila euro l'anno, ben al di sopra di un presunto disavanzo aziendale decisamente inferiore, hanno dimostrato di agire piuttosto da amministratori di Arpa, mettendo in evidenza il loro vero obiettivo: far pagare ai lavoratori di Sistema gli sprechi, le inefficienze e i debiti della Società presieduta da Massimo Cirulli. Del resto vi sono nel progetto alcune contraddizioni evidenti che non lasciano dubbi sulle reali intenzioni dei vertici aziendali a cominciare dai 30 esuberi esuberi dichiarati, 16 dei quali appartenenti a quel settore pulimento dove ancora oggi si registrano almeno 5000 ore di straordinario all'anno, indispensabili peraltro a garantire un servizio qualitativamente accettabile. Un particolare che evidentemente non è sfuggito agli operai e agli impiegati di Sistema che non hanno impiegato più di tanto per rispedire al mittente il progetto, dando mandato ai sindacati di formulare una controproposta all'azienda che verte sui seguenti punti:

1) chiedere un tavolo di confronto istituzionale con la partecipazione della Regione Abruzzo e delle tre aziende regionali di trasporto che detengono partecipazioni azionarie all'interno della Società (Arpa, Gtm e Sangritana)
2) proporre un contratto di solidarietà che abbia come unica finalità il conseguimento del pareggio di bilancio a partire dall'esercizio 2014 e non il risanamento di altre società.

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