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Pescara, 18/04/2024
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Data: 27/04/2012
Testata giornalistica: Corriere della Sera
«Atac, i superminimi spariranno» Aurigemma: «Inconcepibile» Il Pd: «Con Alemanno è Parentopoli continua»

«L'azienda, sempre ma soprattutto di questi tempi, non può permettersi questi assegni ad personam». L'assessore competente, quello ai Trasporti, Antonello Aurigemma, promette che i trattamenti economici riservati ai raccomandati di Parentopoli - e raccontati ieri dal Corriere, dalla segretaria di Marchi a tremila euro al mese oltre lo stipendio alla moglie dell'assessore all'Ambiente, Marco Visconti, a millecento - spariranno presto. «Il risanamento è in corso, abbiamo cominciato coi tagli ai dirigenti e adesso scenderemo di livello. È una cosa inconcepibile». E a chi prova a fargli notare che si tratta, più o meno, come si dice in azienda, di assegni intoccabili, Aurigemma risponde fiducioso: «Ma quasi non ci sarà bisogno di proporlo, sono sicuro che i lavoratori stessi se ne renderanno conto, sapranno fare le giuste riflessioni». Intanto, però, l'opposizione attacca: «Con Alemanno lo scandalo di Parentopoli non finisce mai. Oggi - dice il segretario Pd Marco Miccoli - scopriamo che in un periodo di grandi difficoltà economiche l'Atac ha deciso di dare premi e aumenti quasi esclusivamente alle persone assunte durante il vergognoso scandalo della Parentopoli di Alemanno. L'Atac aumenta i biglietti solo per dare un congruo aumento di stipendio "agli amici degli amici" che vengono da Pdl e destra romana. Questa è una vergogna». Il consigliere Pd Dario Nanni mette in evidenza le difficoltà - mancanza di pezzi di ricambio e di meccanici - nelle quali versano alcune rimesse: «Quanto venuto alla luce nella rimessa Atac di Magliana è uno schiaffo al patrimonio pubblico. Decine di autobus inutilizzati e cannibalizzati per mancanza di ricambi e meccanici. Tutto ciò mentre i beneficiati da Parentopoli ricevono lauti premi. I romani colpiti dalla crisi usano sempre più bus e mezzi pubblici e l'azienda di trasporto capitolino anziché potenziare il servizio lo deprime». Com'è ovvio, il compito che spetta ai vertici dell'Atac, al lavoro da dieci mesi, non è semplice: azzerato l'orario fiduciario, stipendi dei manager tagliati. Sul punto dei pezzi di ricambio, Aurigemma non si nasconde: «Abbiamo affrontato il problema delle pulizie, ora ci occuperemo dei fornitori». E alla corrente che ha gestito l'Atac durante Parentopoli, Aurigemma dedica un pensiero quando gli si ricorda il comunicato di Ugo Cassone, della stessa corrente, sempre interna al Pdl, di Piso, Aracri e Marchi. «Lieti che si sia accorto del problema trasporti. Aspettiamo il suo contributo per risolvere i danni creati nel passato».

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