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Pescara, 29/03/2024
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Data: 26/04/2017
Testata giornalistica: Mapero'
Gatto nero sarà lui di Lilli Mandara

Non c’è. Nella denuncia presentata dalla consigliera cinquestelle Sara Marcozzi sul project financing Maltauro non c’è niente che faccia pensare a una gara già espletata: è chiarissima la mail indirizzata all’Anac e non c’è alcuna possibilità che l’Anticorruzione sia stata “raggirata” dal gatto nero abruzzese, cioè la Marcozzi, così come ha sostenuto nella sua conferenza stampa il governatore abruzzese Luciano D’Alfonso. Non solo: il presidente era al corrente del contenuto di quelle denunce, mandate tutte per conoscenza anche a lui.

Cosa dice la denuncia pentastellata? Dice che dal piano finanziario presentato da Maltauro emerge una previsione di aggravio di spesa a carico della Asl, per trent’anni, “irragionevole, ingiustificata e sovradimensionata”, stimata in quasi 800 milioni di euro rispetto all’ipotesi in cui la Asl procedesse in maniera autonoma alla costruzione del nuovo ospedale. Dice che Maltauro farà ricorso a finanziamenti esterni da istituti di credito a tassi di interesse dal 4 al 6,25 per cento e che invece i tassi della Cassa Depositi e prestiti per l’accensione di mutui si attestano intorno al 2%. E quindi se la Asl l’ospedale se lo facesse da sola, risparmierebbe anche sotto questo profilo. Dice che la legge regionale di bilancio del 2015 ha evidenziato un disavanzo di 455 milioni e che il project non è incluso dalla Asl tra le opere primarie e che ci sono fior di sentenze che sconsigliano il ricorso al project per le opere fredde come gli ospedali. Per tutte queste ragioni, la Marcozzi ha invitato l’Anac a valutare nel merito economico-finanziario e contrattuale l’opportunità dell’offerta presentata da Maltauro, a valutare tutto l’iter procedurale e la Regione “a desistere dal compimento dell’opera per evidenti ragioni di anti-economicità per la sanità abruzzese e per le casse pubbliche regionali”. La denuncia è stata inviata anche alla Corte dei conti.


“La fantasia e la creatività del Presidente D’Alfonso non hanno limiti. Dopo la conferenza stampa sull’inchiesta Pescara Porto con cui se la prese con “la forfora di Primo di Nicola” e “la cellulite di Domenico Pettinari” mi sarei aspettata un approfondimento nel merito della mia tonalità di biondo e invece se l’è presa con “gatti neri che avrebbero raggirato l’Anac”

replica ironica Sara Marcozzi alle dichiarazioni di D’Alfonso nella conferenza stampa last-minute di lunedì pomeriggio.

“Aldilà delle creative conferenze stampa del Presidente D’Alfonso, quella convocata ieri, di fretta e furia insieme all’Assessore Paolucci sembra piuttosto una corsa al riparo per giustificare l’apertura della procedura di vigilanza di Anac che abbiamo presentato ieri mattina. Un tentativo, forse, di coprire le inefficienze tecnico-amministrative dell’operato del suo governo” continua Marcozzi.

“Il M5S fa sempre tutto alla luce del sole, tanto è vero che tutte e tre le segnalazioni, due delle quali inviate ad Anac, sono state inoltrate allo stesso Governatore e alla stampa e sono pubblicate sul nostro sito internet. Mi permetto di far notare al Presidente, neo-candidato senatore a vita, forse poco attento, che tutte le segnalazioni sono state inviate per competenza (e non per conoscenza!), a tutti i membri della Giunta, al Sottosegretario alla Giunta, alla Direzione Generale, ai Presidenti delle Commissioni I e IV, al Direttore della ASL, al Direttore dell Agenzia Sanitaria Regionale, ai Capi Dipartimento e, soprattutto, alla sua persona”.

ps: insomma, secondo Sara Marcozzi, se qualcuno ha raggirato, in questo caso i presenti alla conferenza stampa, non è stata lei. Ma il governatore in persona.

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