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Data: 11/06/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Si spara parlando al telefono con la moglie. Francavilla. Un dipendente della Tua di 42 anni si toglie la vita mentre la donna e i figli sono fuori città per una gita

FRANCAVILLA AL MARE Ha premuto il grilletto mentre parlava al telefono con la moglie. Si è ucciso "in diretta", mentre lei era lontana, in gita con i due figli, e stava per raggiungere Riccione in autobus. Lui, invece, si trovava a Francavilla, in casa. Ed è stato durante una conversazione telefonica come tante altre che ha deciso di farla finita. Quel colpo di pistola ha allarmato la moglie che ha chiesto aiuto immediatamente, dal bus. Ma per l'uomo, 42 anni, dipendente della Tua, non c'era più niente da fare.Non è chiaro, e forse mai lo sarà, cosa sia passato per la mente dell'uomo in quei minuti, gli ultimi della sua vita. La ricostruzione, tuttora frammentaria, è affidata ai carabinieri della stazione di Francavilla che stanno indagando sul caso (il sostituto procuratore è Giancarlo Ciani) e attendono di definire con maggiore esattezza come siano andati i fatti.Una prima ipotesi è questa. Mancano pochi minuti alle 10. L'uomo, che in casa ha un'arma detenuta regolarmente da anni, telefona alla moglie. Lei ha lasciato Francavilla per una gita a Riccione, in un parco tematico. Con lei ci sono i due bambini e una baby sitter. Nel corso della conversazione la donna sente l'esplosione di un colpo di pistola. Spera che non sia accaduto nulla di grave all'uomo, lo spera con tutte le sue forze ma nello stesso tempo si rivolge all'autista del bus, che sta percorrendo la A14 e si trova all'altezza di Ancona. L'uomo si mette in contatto con la polizia stradale, segnala l'accaduto e dalla polizia l'allarme arriva ai carabinieri. Cominciano le ricerche del 42enne che si concludono drammaticamente a Francavilla, nella casa della coppia. Per entrare nell'alloggio è necessario l'intervento dei vigili del fuoco e a nulla serve la presenza del personale del 118, arrivato per soccorrerlo nel caso in cui sia rimasto ferito: il dipendente della Tua è morto. Viene trovato in camera da letto, dove si scopre che ha mirato alla testa, per farla finita. E quando gli addetti del 118 raggiungono il corpo per tentare di salvare il 42enne, il cuore già ha smesso di battere. Nel frattempo la moglie, notevolmente turbata per l'accaduto, viene prelevata dalla polizia che la riporta in Abruzzo, insieme ai figli. Un po' alla volta, anche grazie al suo racconto, si cerca e si cercherà di capire come siano andati i fatti, ieri mattina, e cosa abbia spinto l'uomo ad un gesto così estremo, cosa lo turbasse al punto da esplodere quel colpo di pistola. Una volta superato lo choc la donna dovrà raccontare di quegli ultimi istanti trascorsi al telefono, riferire l'accaduto e parlare del rapporto di coppia, che probabilmente stava attraversando una fase non semplicissima. E anche raccontare di eventuali problemi dell'uomo che lo hanno indotto a lasciare per sempre moglie, figli e chi gli voleva bene.

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