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Pescara, 18/04/2024
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Data: 14/10/2017
Testata giornalistica: Il Centro
La nostra città non ha obiettivi qualificanti. Ancora una volta si vogliono saccheggiare le aree dell’impianto ferroviario Ermanno Ricci (*)

Man mano che passano i giorni mi rendo sempre più conto che Pescara, la nostra amata Pescara, non ha più, come punti di riferimento, politici preparati, che guardino al futuro, con programmi di larghi respiro e che possano proiettare il capoluogo adriatico verso mete ed obiettivi qualificanti. Ancora una volta si vogliono saccheggiare le aree dell’impianto ferroviario, questa volta, addirittura per realizzarvi il nuovo stadio di Pescara. Per fortuna si tratta di una allegra ipotesi manifestata da un’esponente del Movimento 5 Stelle, che ricopre il ruolo di consigliere presso il Comune di Pescara. E’ bene ricordare a tutti che la stazione di Pescara, inaugurata in fretta e furia nel 1987, non è stata mai ultimata e che soltanto in seguito ad un Convegno organizzato da Rinascita Popolare sul tema “Le Ferrovie dello Stato in Abruzzo: diagnosi e prospettive”, in data 29 novembre 2013, l’ing. Michele Mario Elia, per conto dell’Amministratore Delegato della RFI (Rete Ferroviaria Italiana), ci rassicurò che i lavori di completamento sarebbero ripresi quanto prima, aggiungendo tra l’altro: “In merito al mancato completamento della stazione di Pescara, zona Porta Nuova, va chiarito che i lavori, per la particolare complessità di esecuzione in un contesto fortemente urbanizzato, furono suddivisi in due fasi: quelli relativi agli impianti oggi in esercizio e quelli connessi alla fase di completamento. Il completamento non è stato mai reso possibile per una serie di decisioni contrastanti assunte dalle amministrazioni comunali del tempo; un recente accordo tra RFI S.p.A. e la Regione Abruzzo, per l’utilizzo dei fondi FAS rientranti nel Programma Attuativo Regionale (PAR ), consentirà comunque di attivare un importante intervento di adeguamento della Stazione di Pescara Porta Nuova, che porterà allo spostamento e velocizzazione di alcuni binari in quota e alla realizzazione di alcuni marciapiedi in corrispondenza della nuova stazione di Pescara Porta Nuova”. Sin qui le rassicurazioni dell’ing. Elia. E alla luce di quanto assicuratoci (nel novembre 2013), i lavori presso la Stazione di Pescara Porta Nuova sono effettivamente ripresi e sono tuttora in corso. Per quanto attiene alle aree tuttora disponibili ma non ancora utlizzate,bisogna intervenire presso RFI affinchè i lavori di completamento vadano avanti per permettere alle due stazioni di Pescara ( Centrale e Porta Nuova) di avere un ruolo determinante per lo sviluppo sociale ed economico della Città di Pescara nel contesto nazionale e come raccordo nord-sud ed est-ovest. In passato, l’Amministrazione Comunale di Pescara ha commesso un errore nel depauperare buona parte dell’area ad ovest della stazione centrale per realizzare un’arteria che potesse collegare via Ferrari con via Caravaggio, impedendo di fatto il completamento allargato dell’impianto ferroviario. La città di Pescara non può essere considerata dalle Ferrovie dello Stato una stazione di transito, di passaggio, ma, al contrario, deve essere considerata una cerniera tra nord e sud, uno snodo nevralgico per la rete ferroviaria italiana. E’ bene ricordare a tutti i nuovi amministratori di Pescara che la nostra Città, prima dell’inaugurazione del nuovo impianto ferroviario, durante i periodi estivi, era collegata con Zurigo, Ginevra e Monaco di Baviera. Ora questi collegamenti si effettuano ugualmente ma terminano ad Ancona, in quanto la stazione di Pescara Porta Nuova non è dotata di attrezzature adeguate per parcheggiare i vari convogli. Ed allora, piuttosto che saccheggiare le restanti aree libere degli impianti ferroviari per soluzioni sbagliate ed irrisorie, si pensi seriamente a battersi energicamente affinchè Pescara possa finalmente disporre di un impianto ferroviario completo, funzionale ed al passo con i tempi. Ermanno Ricci già amministratore del Comune di Pescara

(*) già amministratore del Comune di Pescara

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