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Data: 17/10/2017
Testata giornalistica: Il Centro
I debiti del Ctgs. Gran Sasso, le prime mosse del commissario. L'avvocato de Nardis: «Pagati gli stipendi di settembre, la seggiovia Fontari sarà finita a dicembre e partirà la stagione». Chiuso il ristorante del Cristallo

L'AQUILA Prime mosse del commissario del Centro turistico Gran Sasso, dirigente dell'avvocatura comunale, Domenico de Nardis. Che ha provveduto al pagamento degli stipendi dei dipendenti - a pieno regime sono 40 più o meno, nel senso che sono 24 a tempo indeterminato, 5 amministrativi più gli stagionali, che possono variare fino a 15 - del Ctgs. Poi, ha avuto garanzie sull'apertura per Natale della seggiovia delle Fontari, dove i lavori stanno procedendo speditamente (sono già stati impiantati i piloni, tra l'altro dipinti di un verde militare, voluto dal Parco, che spiccherà non poco sulla neve). Ma c'è anche da registrare la chiusura del ristorante dell'hotel Cristallo, alla base della funivia, di proprietà del Ctgs.«Oltre alla seggiovia delle Fontari, pronta per dicembre - e quindi la stagione è salva - riconsegneranno a breve anche l'Ostello di Campo Imperatore, dove i lavori sono ultimati, e il rifugio delle Fontari», dice de Nardis. «Ci vorrà più tempo per l'albergo di Campo Imperatore, per il quale deve essere appaltato il progetto. Per dare un servizio ai turisti, agli sciatori, stiamo cercando di aprire una tavola calda nell'albergo».«La mia è un'operazione di ricognizione», sottolinea de Nardis, «e soprattutto voglio cercare di far trovare al nuovo amministratore unico un quadro il più possibile chiaro di quello che è lo stato dell'arte dell'azienda comunale. Finora ci sono state troppe soluzioni tappabuchi».Il sindaco Pierluigi Biondi ha già un'idea sulla scelta dei presidenti delle aziende in house, cioè a totale partecipazione del Comune (100% di azioni) o parziale. In ballo ci sono i vertici, oltre del Ctgs, anche dell'Asm, dell'Afm e dell'Ama. Per quest'ultima azienda l'amministratore, Agostino Del Re, ha ricevuto la nomina dall'ex sindaco Massimo Cialente poco prima delle elezioni di giugno e l'incarico è triennale. Ma può essere revocato.I nomi che circolano, per ora, per ricoprire la carica di amministratore unico, sono quelli di Stefano Morelli, segretario di Forza Italia - che doveva già entrare a far parte dell'esecutivo comunale -, il sindaco di Navelli, Paolo Federico, e Salvatore Santangelo, il cui nome era già stato accostato alla Gsa (Gran Sasso Acqua), dopo le dimissioni di Americo Di Benedetto, ma il sindaco poi ha scelto l'avvocato Fabrizio Ajraldi.La situazione più grave, a livello economico e gestionale, è del Ctgs, per il quale il settore finanziario del Comune, guidato dall'assessore Annalisa Di Stefano, ha rilevato, nel bilancio consolidato 2016, una «esposizione debitoria rilevante, pari a 4.577.957 euro». Il motivo principale che ha portato al commissariamento del Ctgs, è nell'avere utilizzato 450mila euro dei fondi Cipe (circa 7.125.027 euro) destinati ai lavori per il patrimonio immobiliare (nuova seggiovia e rifugio Fontari, albergo e ostello di Campo Imperatore, hotel e ristorante Cristallo) per le spese correnti dell'azienda. Il Ctgs aveva ricevuto una diffida dal Collegio sindacale dei revisori dei conti il 20 marzo scorso, per il reintegro immediato dei fondi vincolati Cipe. A luglio, da un'ulteriore verifica, i soldi non erano stati rimessi sul conto. «Il bilancio consolidato del 2016 del Comune ora dovrà passare in commissione e poi in consiglio comunale», afferma l'assessore Di Stefano.«Questo "buco" sul finanziamento Cipe c'era quando era ancora in carica l'amministrazione Cialente», dice il consigliere comunale Giorgio De Matteis, «e sono stupito: Cialente sapeva, ma non ha fatto nulla».

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