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Pescara, 29/03/2024
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Data: 06/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
A24 e A25, le scosse impongono i lavori. Neanche il terremoto convince Anas a risolvere la vertenza con Strada dei Parchi. I sindacati: «Il cantiere non va bloccato»

ROMA Il terremoto torna a far paura in Abruzzo. Ma nemmeno le ultime scosse di intensità 4.0 della scala Richter riescono a sbloccare i finanziamenti per i lavori di messa in sicurezza di A24 e A25. Anche ieri, a una settimana dalla bocciatura degli emendamenti proposti in Senato da parlamentari abruzzesi alla legge di stabilità, sono andati a vuoto i confronti, serranti e contingenti, tra la società Strada dei Parchi, attraverso il suo vice presidente Mauro Fabris, e i ministeri delle Infrastrutture dell'Economia, oltre che la Presidenza del Consiglio dei ministri. «Ancora oggi, nei confronti avuti con il governo», confermano dalla società concessionaria, «non ci sono segnali d'apertura e anzi denunciamo un continuo rimpallo di responsabilità da parte di chi deve decidere esercitando un'azione politica». Il paradosso è che i soldi ci sono, ma non vengono sbloccati, e così la società Strada dei Parchi è costretta a sospendere i lavori di messa in sicurezza di A24 e A25, con tutto quello che ne consegue. Fra due giorni peraltro scadranno i termini per presentare i nuovi emendamenti, questa volta alla Camera. Emendamenti al decreto fiscale, come quello della senatrice Stefania Pezzopane che, se fosse stato approvato sette giorni fa, avrebbe permesso al concessionario delle Strade dei Parchi di utilizzare per i lavori i canoni previsti per il 2017 e il 2018, superando i veti dell'Anas, per un totale di 111.720.000 euro. Soldi che il concessionario provvederà comunque a restituire all'Anas, a partire dal 2021, in tre rate annuali, con la maggiorazione degli interessi maturati calcolati al tasso legale. «E' un vero paradosso», dicono Domenico Fontana, (Filt-Cgil), Angelo Saulo (Fit-Cisl), Giuseppe Madonia (Sla-Cisal) e Nicola D'Ortona (Ugl-At),che hanno chiesto un incontro al Ministero dei trasporti in risposta allo stop ai lavori paventato dalla concessionaria Strada dei Parchi, in attesa che vengano sbloccati i milioni di euro mancanti per la messa in sicurezza delle due tratte autostradali che collegano il Lazio e l'Abruzzo.«Le necessità di interventi tempestivi sull'infrastruttura sono noti, i cantieri avviati sono molti, tantissimi i lavoratori impiegati», scrivono i sindacalisti, secondo i quali, in caso di blocco totale dei lavori, «i primi a pagare sarebbero le maestranze impiegate nei cantieri, sicure vittime dei ritardi burocratici, che pagherebbero un prezzo salatissimo». Per i sindacati i concetti irrinunciabili sono due: la sicurezza collettiva e il destino di quei territori attraversati dall'infrastruttura, «dalla quale, come drammaticamente già dimostrato, dipendono». I sindacalisti concludono auspicando di ricevere al più presto notizie dell'iter, ormai quadriennale, relativo all'approvazione del Piano economico finanziario dell'infrastruttura. Per questo hanno chiesto con urgenza di essere convocati dal Mit, perché «i cittadini meritano un'infrastruttura sicura, i dipendenti certezze». RAMPA CHIUSA. Nel frattempo, Strada dei Parchi comunica che per urgenti lavori di manutenzione, dalle 22 di domani alle 6 di venerdì sarà disposta la chiusura alternata della rampa di entrata in autostrada dello Svincolo di Aielli/Celano, limitatamente al traffico diretto verso Roma/L'Aquila/Teramo, e della carreggiata est (direzione Pescara) dell'A25 tra lo svincolo di Cocullo e Pratola. Conseguentemente, ai veicoli provenienti dalla viabilità ordinaria di Aielli/Celano e diretti verso Roma, la società consiglia di utilizzare lo svincolo di Avezzano, usufruendo della viabilità ordinaria, mentre per il traffico dell'A25 proveniente da Roma/L'Aquila e diretto verso Pescara, sarà disposta un'uscita obbligatoria allo svincolo di Cocullo con deviazione sulla viabilità ordinaria e rientro in autostrada allo svincolo di Pratola Peligna.

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