Iscriviti OnLine
 

Pescara, 19/04/2024
Visitatore n. 736.201



Data: 09/12/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Alla stazione ferroviaria la strada è da terzo mondo. Ortona. Buche, acqua, fango ed erbacce nell'area di accesso allo scalo dei treni. I pendolari: «Si pensa alla pista ciclopedonale ma qui non c'è manutenzione»

ORTONA Se dovesse essere il biglietto da visita della città sarebbe sicuramente un problema per Ortona, che però fortunatamente può contare su ben altro per farsi bella agli occhi di chi la visita. Ecco la strada che si incontra giungendo nella zona della stazione ferroviaria: enormi pozzanghere di acqua e fango, buche, un disagio sottolineato da pendolari e più in generale da chi frequenta quella zona. A poca distanza da quell'infrastruttura di cui tanto si discute di questi tempi, ossia il porto, sorge una stazione dimenticata a se stessa. È inadeguata la strada che immette sul piazzale dove numerose auto sostano quotidianamente. Ed è altrettanto inadeguato lo stesso parcheggio, caratterizzato da buche più o meno grandi.Durante la scorsa campagna elettorale c'era stato qualcuno tra i candidati alla poltrona da sindaco che aveva fatto notare questo particolare. È il caso di Peppino Polidori, oggi consigliere comunale di minoranza, che aveva parlato di «un'Ortona da incubo», ma anche di «Ortona che affonda nel degrado» e di «città offesa e mortificata», ponendo l'accento su una serie di aree degradate tra cui anche quella della stazione ferroviaria. Parole pesanti, con cui l'esponente di centrodestra evidenziava le tante «brutture» che la città vantava in negativo. Tutto ciò accadeva a maggio, ma in questi mesi nulla è cambiato nella zona della stazione, dove siamo tornati per dare voce non alla politica ma a chi quel posto lo frequenta ogni giorno. Siamo entrati per esempio nel bar accanto alla stazione stessa e abbiamo chiesto se c'erano delle situazioni di difficoltà che avrebbero voluto segnalare. La risposta non si è fatta attendere. È così che alcuni clienti hanno immediatamente posto l'accento sulla strada: «È indecente», è stato uno dei duri commenti. «Ci troviamo davanti a una stazione, guarda dove sono costrette a passare le auto», si è sottolineato riferendosi alla disastrata strada in questione. Un pendolare ha aggiunto, rivolgendosi alla classe politica a tutti i livelli, da quella regionale fino a quella comunale: «Si pensa alla costruzione delle piste ciclopedonali (una di queste poco distante proprio dalla stazione, che attraversa via Cervana, ndc) e poi si ci dimentica di fornire servizi essenziali, come può essere la manutenzione di una strada attraversata da tantissime persone». Insomma, da queste parti sono tutt'altro che felici per le condizioni in cui versa un'area di grande importanza per la città e sperano in una maggiore attenzione verso di essa.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it