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Pescara, 20/04/2024
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Data: 14/02/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Allarme: l'abruzzo si spopola. In un anno - 6.400 residenti è come se sparisse Fossacesia. La regione invecchia e non si rinnova, così dicono i dati Istat letti dall'analista Ronci. Nel periodo 2013-2017 il calo di popolazione è di 18mila, quasi pari agli abitanti di Spoltore

PESCARA Aiuto, l'Abruzzo si spopola. E' l'Istat a dirlo, e l'analista di Sulmona, Aldo Ronci, a diffondere i numeri che pubblichiamo. La popolazione abruzzese è passata da 1.322.200 abitanti, registrati all'anagrafe fino al 31 dicembre del 2016, a 1.315.800 del 31-12-2017, ovvero la nostra regione ha perso 6.400 abitanti. E come se Fossacesia o Trasacco fossero spariti, nell'arco di un anno, dalla cartina dell'Abruzzo. In valori percentuali, spiega Ronci, la flessione di -0,48% della popolazione è stata il triplo di quella italiana che ha segnato -0,16% e comunque è stata superiore anche al -0,39% del mezzogiorno ed ha posizionato l'Abruzzo al quintultimo posto della graduatoria nazionale.Oltre alla flessione percentuale totale della popolazione hanno segnato valori inferiori, sia a quelli italiani che a quelli del mezzogiorno, anche il decremento percentuale naturale (differenza tra nascite e morti) e la riduzione percentuale migratoria verso l'estero.NEL PERIODO 2014-2017. Al 31 dicembre 2013 la popolazione abruzzese segnava 1.333.939 abitanti che al 31-12-17 diventano 1.315.800 registrando una flessione di ben 18.139 unità, poco meno di una cittadina come Spoltore. In valori percentuali il decremento ha segnato il -1,36% valore pari al triplo del -0,47% nazionale e, anche in questo caso, inferiore anche al -1,08% del mezzogiorno.ANNO PER ANNO. Per il quarto anno consecutivo l'Abruzzo perde abitanti: nel 2014meno 2.365; nel 2015 - 5.061; nel 2016- 4.313 e nel 2017- 6.400. In valori percentuali tutti e quattro i decrementi sono superiori a quelli medi italiani: nel 2014 (Abr -0,18%; It +0,02%), nel 2015 (Abr -0,38%; It -0,21%), nel 2016 (Abr -0,32%; It -0,13%), nel 2017 (Abr -0,48%; It -0,16%). «Così», sottolinea Ronci, «per il quarto anno consecutivo l'Abruzzo segna valori peggiori di quelli medi nazionali e dal 2014 al 2017 decresce dell'1,36% a fronte dello 0,47% italiano con una tendenza ad un aumento del divario rispetto ai dati medi nazionali».GLI ANZIANI. Infine la popolazione di 65 anni e oltre (indice di vecchiaia). In Abruzzo nel 2017, la popolazione di 65 anni e oltre è stata pari al 23,5% del totale contro il 22,6% nazionale. L'Abruzzo, dice l'Istat, invecchia e non si rinnova. «E il divario», conclude l'analista, «tra l'indice di vecchiaia abruzzese e quello nazionale purtroppo non si riesce a ridurre e permane ormai da moltissimi anni».




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