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Pescara, 16/04/2024
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Data: 21/04/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Si ribalta col pulmino e muore a 44 anni. Autista della Napoleone di Ortona perde il controllo della vettura forse per un malore e si schianta contro gli alberi

ORSOGNA Venerdì di sangue a Orsogna, dove si è verificato un incidente mortale sulla strada provinciale 538 Marrucina. A perdere la vita è stato Carlo D'Anteo, 44 anni ancora da compiere, residente in una delle contrade di Ortona: si è ribaltato mentre era alla guida di un pulmino della ditta Napoleone, di cui era dipendente. L'incidente è avvenuto intorno alle 10,30, nel tratto tra Guardiagrele ed Orsogna, al chilometro 21+200, non lontano dal campo sportivo. Le cause dell'incidente sono ancora tutte da chiarire: il mezzo per il trasporto pubblico locale in grado di condurre anche disabili stava viaggiando da Guardiagrele verso Ortona per dei controlli di routine. Su un rettilineo ha sbandato verso destra, è andato a sbattere contro uno dei pini che si trovano sul ciglio della strada e poi si è ribaltato su un fianco lungo la carreggiata. Non sono stati coinvolti altri veicoli, né altre persone. Dietro, a poca distanza l'uno dall'altro, viaggiava un secondo mezzo della stessa ditta, che una volta immessosi sul rettilineo, si è trovato davanti alla scena del pulmino già rovesciato sull'asfalto. Sono stati chiamati immediatamente i soccorsi, ma per D'Anteo non c'è stato nulla da fare. È morto sul colpo dopo aver battuto violentemente la testa. Sul posto sono giunti il 118 di Guardiagrele, i carabinieri della stazione di Orsogna agli ordini del luogotenente Franco Bonaduce e i militari del nucleo radiomobile della Compagnia di Ortona, una squadra di vigili del fuoco di Ortona, un'altra proveniente da Lanciano e un'autogru dei pompieri da Chieti. La strada è stata chiusa per alcune ore ed il traffico dirottato su un percorso alternativo, grazie al contributo della protezione civile che ha diretto le operazioni legate alla viabilità. Spetterà ai carabinieri capire i motivi dell'incidente: il punto in cui è avvenuta la tragedia è piuttosto sconnesso ma ad ogni modo è rettilineo. Tra le varie ipotesi tenute in considerazione non è esclusa nemmeno quella di un malore improvviso, nonostante i colleghi di lavoro abbiano garantito che fino a prima di mettersi alla guida del pulmino D'Anteo non aveva mostrato alcun segnale che potesse far scattare un campanello d'allarme. Il sostituto procuratore di Chieti, Anna Lucia Campo, ha disposto l'autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni. In attesa degli esami, la salma è stata quindi trasportata all'obitorio di Chieti. La vittima lascia la moglie e due figli.

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