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Data: 15/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
I sindaci tornano a Roma contro il caro pedaggi. Chiesto l'accesso agli atti per analizzare il contratto con Strada dei Parchi. Di Natale: «Si valuti qualsiasi soluzione, anche la revoca della concessione»

L'AQUILA I sindaci di Abruzzo e Lazio marceranno ancora su Roma. Una nuova manifestazione di protesta davanti al ministero, prevista entro giugno, in attesa di svelare le carte di Strada dei parchi, tramite l'accesso agli atti generalizzato che gli amministratori comunali abruzzesi hanno affidato al professor Enrico Michetti, legale romano. È l'esito dell'incontro che si è tenuto a Carsoli. L'ennesimo, in una vertenza serratissima, che vede in prima linea 80 sindaci, impegnati a ottenere dal Governo l'annullamento dell'aumento autostradale del 12%. Ma a questo punto, la richiesta va anche oltre: al vaglio tutte le ipotesi, compresa la revoca della concessione. «Nell'ultima riunione», spiega Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, «è stata presa la decisione di tornare a manifestare a Roma: lo faremo entro giugno, per esprimere al nuovo Governo tutto il nostro dissenso verso aumenti indiscriminati che ricadono sugli utenti, sui pendolari, sui turisti e la popolazione tutta. Chiederemo anche un incontro al nuovo ministro per illustrare la situazione e sollecitarlo ad assumere un impegno concreto». Tra i più attivi nella battaglia contro i rincari autostradali ci sono il sindaco di Celano, Settimio Santilli, e quello di Aielli, Enzo Di Natale, che è anche delegato regionale Borghi autentici d'Abruzzo. «Stiamo cercando di mantenere alta l'attenzione su un problema che si ripropone, puntualmente, ogni fine anno», evidenzia Di Natale, «un aumento costante dei pedaggi autostradali che non si è mai interrotto, negli ultimi vent'anni. E questo a causa dell'impostazione della concessione con Strada dei parchi, che scarica i costi sull'utente finale». Aumenti che Di Natale definisce «una zavorra per il rilancio delle aree interne e costiere dell'Abruzzo. Non solo per i pendolari, ma per quanti utilizzano per scopi lavorativi le autostrade, percorrendo anche tratte diverse, e devono sostenere costi eccessivi». La richiesta al Governo è chiara e perentoria: «Fare in modo», prosegue Di Natale, «che l'aumento non venga sostenuto dall'utente finale e che si prenda in esame qualsiasi soluzione, compresa la revoca della concessione a Toto». Una situazione che sta avendo pesanti ripercussioni anche sul turismo, sostengono i sindaci, e che rischia di compromettere la stagione estiva, penalizzando le aree interne. Si procede, intanto, anche sul piano legale: la richiesta di accesso agli atti riguarda i termini della concessione «in cui risiede, ne siamo convinti, l'errore originario», dicono gli amministratori abruzzesi. «Puntiamo ad annullare il rincaro delle tariffe ed evitare che si ripeta il salasso».

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