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Pescara, 20/04/2024
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Data: 16/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Giuseppe Mauro: «I posti restano precari il rilancio ancora stenta»

PESCARA L'economista Giuseppe (Pino) Mauro parte dai dati, confermando l'indicazione fornita dal vice presidente della Regione, Giovanni Lolli: «L'Abruzzo ha chiuso il primo trimestre del 2018 con un incremento occupazionale del 7,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Anche se bisogna sottolineare il fatto che nel primo trimestre 2016 l'occupazione aveva subito un calo significativo a causa delle note calamità naturali (neve, frane, terremoto)». E c'è poi l'altro aspetto sottolineato da Mauro che conduce all'analisi fatta da Lolli durante la presentazione del piano di fine legislatura per il rilancio dell'occupazione: «Il problema è che gran parte dell'incremento che si registra nel mercato del lavoro è da attribuire al lavoro precario e occasionale, che recenti stime valutano intorno all'80%. Ciò significa - osserva l'economista - che il sistema, nel suo complesso, non riesce ancora a percepire i miglioramenti in corso. In particolare da parte della componente giovanile, il cui tasso di disoccupazione supera il 30% e dove la domanda di lavoro si rivolge verso competenze inferiori a quelle possedute». Quest'ultimo aspetto, sottolinea Mauro, «se da un lato testimonia la bassa richiesta di capitale umano, dall'altro esprime come l'intero apparato produttivo abbia bisogno di un percorso basato sull'aumento della produttività e sull'innovazione». E qui si arriva al piano per il lavoro di fine legislatura lanciato da Lolli: «Ne consegue - aggiunge l'economista - che tutti gli interventi posti in essere dalla Regione a sostegno del mercato del lavoro, soprattutto nelle sue espressioni qualitative, non possono che essere salutati positivamente, anche perché tendono a consolidare una ripresa interessante ma non consistente. Il fatto, poi, che la metà degli occupati sarà a tempo indeterminato potrebbe significare in prospettiva maggiore stabilità. In particolare - sottolinea ancora Mauro - se a usufruire dei nuovi posti di lavoro saranno le giovani generazioni». L'economista fa quindi un'altra considerazione dal sapore politico, che richiama quanto detto da Lolli sulla necessità dell'attuale maggioranza regionale di riallacciare il rapporto con il proprio elettorato, dopo i segnali inequivocabili arrivati dal voto del 4 marzo: «L'iniziativa - osserva Mauro - può avere riflessi positivi anche sulla fiducia del sistema, da considerare un fattore essenziale per rafforzare il radicamento della comunità verso la Regione e per costruire un rapporto solido con le istituzioni lungo il percorso della crescita economica».

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