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Data: 25/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
La rimonta di D'Alberto porta 10 novità. Nel Pd il ricambio maggiore con cinque esordienti su otto. "Insieme possiamo" ne ha quattro, uno per "Teramo vive"

TERAMOLa rimonta di Gianguido D'Alberto porta dieci novità e cinque rientri, dopo assenze più o meno lunghe, nella maggioranza. Il maggior tasso di rinnovamento è nel gruppo del Pd che su otto consiglieri ne schiera cinque alla prima esperienza. Si tratta dei due più votati tra i Dem, Simone Mistichelli e Marisa Pomanti, che sarebbero entrati anche in caso di sconfitta, e di Stefania Di Padova, Emiliano Carginari e Luca Pilotti. Con loro ci saranno i capitani di lungo corso Alberto Melarangelo e Maurizio Verna, oltre a Flavio Bartolini, confermato dopo la prima elezione nel 2014. Sono quattro, invece, gli esordienti in consiglio di "Insieme possiamo". Si tratta di Andrea Core, Luigi Ponziani, Graziella Cordone, che quattro anni fa era stata in corsa come candidata sindaco ma senza ottenere il seggio in aula, e Sara Falini. La vittoria al ballottaggio di D'Alberto assicura un posto tra i banchi della maggioranza anche al jazzista Paolo Di Sabatino, secondo degli eletti di "Teramo vive" dietro a Valdo Di Bonaventura che ritorna in consiglio dopo aver saltato il turno del 2014 quando ha affrontato la campagna elettorale per la Regione. In maggioranza, però, si ritrovano altri tre rientranti dopo pause di diversa durata. Lanfranco Lancione interrompe l'assenza di circa 15 anni dall'aula consiliare, in cui all'epoca dell'amministrazione Sperandio era rappresentante di Rifondazione comunista, per riproporsi con il gruppo di "Insieme possiamo". Lo stesso in cui è stato eletto Vincenzo Cipolletti, esponente di area socialista già in maggioranza che ai tempi della giunta di centrosinistra. Nel gruppo civico creato direttamente da D'Alberto sono stati confermati invece Ilaria De Sancits, che nella scorsa consiliatura subentrò a Manola Di Pasquale nelle file del Pd, e Antonio Filipponi, eletto per la prima volta quattro anni fa con "Teramo cambia". Tra le vecchie conoscenze del consiglio va annoverato anche Giovanni Luzii, al ritorno in aula dopo essere stato consigliere e assessore nel periodo del "modello Teramo" con l'allora sindaco Gianni Chiodi. In aula rappresenterà il gruppo "Teramo 3.0" al fianco della confermata Maria Cristina Marroni che nel 2014 era stata eletta nello schieramento che sosteneva Gianluca Pomante. Anche nell'opposizione, che porta in aula 12 consiglieri, ci sono due volti nuovi. Sono entrambi del Movimento 5 stelle con l'ex candidato sindaco Cristiano Rocchetti e la più votata della lista Pina Ciammariconi. La minoranza sarà formata anche da due rientrati dopo pause dall'attività consiliare. Si tratta dell'ex aspirante primo cittadino dei civici fuoriusciti dal centrodestra Mauro Di Dalmazio, che è stato assessore all'epoca della giunta guidata da Chiodi tra il 2004 e il 2008, e di Graziano Ciapanna eletto con la lista civica "Al centro per Teramo" dopo la precedente esperienza consiliare nella maggioranza del primo mandato di Maurizio Brucchi come sindaco. Per il resto il centrodestra sarà rappresentato, oltre che da Morra, da ex assessori e consiglieri confermati. Tra questi Maurizio Salvi e Franco Fracassa di "Futuro in", Mario Cozzi di Forza Italia, Raimondo Micheli per Fratelli d'Italia, che nel ricalcolo delle preferenze ha superato Pasquale Tiberii, Luca Corona per "Oltre" e Domenico Sbraccia della Lega. Completa lo schieramento delle opposizioni Giovanni Cavallari, che rientra con "Bella Teramo", dopo l'esperienza con il Pd chiusa nel 2014.

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