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Data: 25/06/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Scordella è il nuovo sindaco di Silvi con i complimenti di Salvini. Il leader della Lega telefona per felicitarsi. Il centrodestra torna alla guida della città «Con me ha vinto il rinnovamento». Il fair play di Comignani: «Onore ai vincitori»

SILVI È bastata meno di un'ora per capire che il vincitore del ballottaggio a Silvi era il candidato del centrodestra, il leghista Andrea Scordella. Già prima di mezzanotte, mano a mano che arrivavano i primi risultati dalle sezioni elettorali, si è andato delineando il successo del candidato leghista a capo della coalizione di centrodestra, con relative scene di giubilo dello stesso candidato sindaco e del suo entourage. E nel bel mezzo dei festeggiamenti è arrivata anche la telefonata di Matteo Salvini che ha fato i complimenti al nuovo sindaco. Dall'altra parte grande delusione sul volto di Comignani e dei suoi sostenitori che si trovavano vicino ai militanti dello schieramento opposto, visto che entrambi i candidati hanno atteso i risultati nello stesso quartiere generale allestito nella scuola alberghiera. Il nuovo primo cittadino di Silvi è quindi Andrea Scordella, che con il 55,55% dei voti contro il 44,55 di Comignani, riporta il centrodestra alla guida del Comune dopo i 34 mesi dell'amministrazione di Comignani e il lungo periodi di commissariamento dovuto allo scioglimento del consiglio, determinato dalle dimissioni di tutti i componenti della minoranza e degli ex alleati (tra cui Del Vecchio) che avevano abbandonato Comignani dopo essersi presentati insieme alle elezioni. Sulla base della considerazione che l'amministrazione uscente era di centrosinistra, Scordella ha impostato la sua campagna elettorale ponendosi di fronte alla cittadinanza come il rappresentante del cambiamento ed evidentemente l'elettorato ha risposto positivamente a questo messaggio. Dal canto suo Comignani ha provato a giocarsi la carta opposta, quella dell'esperienza, proponendosi come l'ex sindaco che chiede alla cittadinanza di dargli la possibilità di continuare il lavori interrotto, facendo valere la capacità amministrativa acquisita alla guida del paese. L'elettorato, quindi, ha premiato il rinnovamento, ma non si può escludere che, anche se si tratta di un voto amministrativo, abbia pesato anche la situazione politica generale, in un momento in cui la Lega è al governo e sta aumentando la sua popolarità. Ma anche se questa considerazione dovesse trovare un effettivo riscontro, rimane il fatto che in un'elezione locale, in cui i cittadini sono chiamati a scegliere il sindaco, conta soprattutto la fiducia verso i candidati.«Sono soddisfatto, non mi aspettavo questo risultato», le prime parole di Scordella. «Ho vinto anche nella frazione di Pianacce che era uno dei seggi critici. La mia squadra mi ha sostenuto e ha lavorato per questa bella vitoria. Adesso dobbiamo rimettere in ordine la città. Silvi ha voluto il cambiamento anche grazie all'elettorato del Movimento 5 Stelle. Abbiamo ricostruito la coalizione di centrodestra e il risultato della Lega era impensabile da raggiungere fino a qualche tempo fa per una realtà come la nostra. C'è un ricambio generazionale. Le prime cose che farò saranno riportare il decoro in città e la sicurezza per le famiglie». I primi complementi a Scordells , oltre a quelli di Salvini, sono arrvati dal nuovo sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti, anche lui di centrodestra, che gli ha confermato la sua collaborazione per collegare meglio le due città attraverso la rete dei trasporti e per una sinergia sul turismo oltre a quella scolastica che è già esistente. Improntato al fair play il commento a caldo di Comignani: «Accetto l'esito delle urne con la serenità di chi sa di avere messo in campo tutto quello che poteva. In una tornata elettorale c'è chi vince e c'è chi perde: onore ai vincitori».L'affluenza alle urne è stata del 51,04%, in calo di circa 9 punti rispetto al dato del primo turno. Un calo fisiologico ma comunque piuttosto contenuto, anche perché al primo turno i candidati sindaco erano solo quattro, per cui ci sono stati meno elettori che non avevano più il loro riferimento politico. Un altro segnale che proviene dal dato dall'affluenza è che gran parte dell'elettorato che al primo turno aveva votato per Simona Astolfi del M5S (24,21%) e per Antonio Del Vecchio (6,88%), i quali non avevano dato indicazioni di voto, sono comunque andati alle urne scegliendo, a quanto sembra, soprattutto Scordella.(hanno collaboratoE velina Frisae Domenico Forcella)

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