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Pescara, 18/04/2024
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Data: 12/08/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Abruzzo verso le regionali - Lega, Salvini conferma lo strappo. «Preferiscono il Pd» Salvini accusa Fi. Strappo confermato

L'AQUILA Le civiche strizzano l'occhio, da sinistra invitano a non abboccare, nel centrodestra si irrigidiscono le posizioni. Lo strappo della Lega, che paventa una corsa in solitaria alle prossime regionali, ha fatto saltare il tappo della campagna elettorale. Dopo l'armiamoci e partite del coordinatore regionale Giuseppe Bellachioma («Andiamo a vincere!»), ieri dalla Puglia ha parlato Salvini in persona, a precisa domanda sull'Abruzzo: «A livello locale governiamo bene tanti Comuni col centrodestra. Non abbiamo cambiato idea nelle ultime settimane: è qualcun altro che vota sempre più spesso con Renzi e col Pd. Ho poco tempo per fare polemica: starà agli altri scegliere tra la Lega del futuro e Renzi del passato».
I salviniani ieri hanno ulteriormente rincarato la dose con una nota: «Ha iniziato Paolucci, assessore Pd, che ha esplicitamente ammesso l'esistenza di un percorso in comune (inciucio?) con Forza Italia sulla legge elettorale, episodio anticipato di qualche giorno dalla vicenda Agir, il cui risultato è stato quello di un Cda votato insieme da Pd e Forza Italia. A seguire è intervenuto Rapino, che è stato costretto a reinventarsi, riscrivendo al contrario la vicenda Agir per poter addebitare alla Lega il comportamento tenuto, viceversa, da Forza Italia e quindi poter esprimere solidarietà a Pagano. A queste ambiguità, come sempre, abbiamo opposto la linearità di un comportamento che vogliamo offrire al giudizio degli abruzzesi, incamminandoci sì da soli, ma aperti a quanti vorranno seguirci, per cogliere l'obiettivo di un Abruzzo nuovo, governato con buonsenso e sobrietà. Il Pd è in disfacimento, costretto a ricorrere a Disney per proporre un candidato credibile, Eta Beta».
Forza Italia, al momento, non abbocca. Lo dice chiaramente il deputato Antonio Martino, uno dei papabili per la presidenza: «La rottura l'hanno voluta loro, non possiamo fare gli stalker. Se vogliono avvantaggiare centrosinistra e Cinque Stelle per questioni nazionali che riguardano esclusivamente Salvini facciano pure. Noi non abbiamo bisogno di fare 900 chilometri per dimostrare la nostra identità. Per noi il centrodestra unito è una soluzione vincente, registriamo che non la pensa così chi forse in Abruzzo è venuto a fare qualche passeggiata e non lo conosce. Anzi, per tanti anni magari l'ha pure denigrato. Noi ci appelliamo alle forze liberali e concrete del territorio per aggregare. Noi non ci sentiamo né inferiori né orfani di consenso. L'Abruzzo non è un territorio di caccia o di esperimenti politici nazionali».
IL SOSTEGNO
Chi sembra gradire, e non perde giorno per affermarlo, è il mondo civico. Ieri Civiche per l'Abruzzo ha aperto all'appoggio alla Lega: «Coerenza nell'azione politica e affermazione dei valori del centrodestra sono due dei pilastri sui quali nasce il progetto delle Civiche per l'Abruzzo e che rivendichiamo con forza. Lo facciamo di nuovo in queste ore perché proprio i due paradigmi - coerenza e valori del centrodestra - che sembrano essere a rischio in vista delle Regionali, sono invece opportunamente richiamati dalla Lega». Da sinistra arriva un monito. Fars e Acerbo (Prc-Se), definiscono la questione «una sceneggiata: la Lega sta riciclando in Abruzzo una parte del gruppo dirigente del centrodestra, soprattutto ex-Alleanza Nazionale per gran parte transitati in Pdl e Forza Italia ma anche nel partito della Meloni. L'annuncio solenne di correre da soli è solo una sceneggiata. Sono vecchi volponi che non vedono l'ora di tornare in Regione e alla fine si accorderanno con Fi».

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