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Pescara, 25/04/2024
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Data: 15/08/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Dimissioni, maggioranza in un clima incandescente

Siede nella prima fila riservata alle autorità. Ride di cuore e non sembra per nulla preoccupata: il sindaco Annamaria Casini l'altra sera al Premio Ovidio, non sembrava affatto dimissionaria. Né nell'umore, né nella postazione occupata. Quanto basta per pensare che alla fine, entro il 31 agosto, le dimissioni potrebbe ritirarle, anche se, in verità, la situazione all'interno della sua maggioranza diventa sempre più incandescente. Ieri, ad esempio, il consigliere Andrea Ramunno, quello che in aula aveva chiesto di chiarire la situazione politica o di dare le dimissioni, è tornato a scagliarsi contro il suo collega di banco Fabio Pingue: non ne fa il nome direttamente, ma è a lui che si riferisce quando parla di «chi con la sua ambizione smisurata ha barattato la stabilità di questa amministrazione con future candidature». «Il ragazzo è simpatico ed esuberante- risponde sprezzante Pingue- per fare una cospirazione ci vogliono le pugnalate, ed io non posseggo coltelli. Quelle di Ramunno sono solo chiacchiere».
Insomma la frattura è tutt'altro che sanata e, d'altro canto, dall'opposizione non sembrano offrirsi sponde utili alla sopravvivenza, né a governissimi di salute pubblica. «Il Pd non ha alcuna intenzione di dare ossigeno ad una amministrazione ormai agonizzante, né di ricoprire incarichi e di sedere su poltrone che la sindaca e la sua giunta non hanno saputo far funzionare per il bene di Sulmona- chiariscono i Democrat - La minoranza non manda a casa nessuno se la maggioranza non vuole, è una questione di numeri e matematica». «E' stata quella della Casini un'amministrazione azionata a distanza- rincara la dose Forza Italia, puntando soprattutto il consigliere regionale Andrea Gerosolimo -, protagonista delle cronache regionali solo per le continue crisi e per i cambi di assessori, dove anche alcuni volenterosi amministratori venivano silurati senza una vera motivazione colpevoli solo di lavorare nell'autonomia del ruolo su proposte sensate. Hanno pensato solo ad occupare poltrone da esporre in vetrina come trofei di famiglia, la città è stufa e non ha memoria corta: il duo Gerosolimo-Casini vada a casa e riconsegni nel rispetto delle regole le chiavi di palazzo San Francesco».

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