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Pescara, 25/04/2024
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Data: 17/08/2018
Testata giornalistica: Il Centro
«Indagini senza limiti di spesa». Il procuratore Cozzi: si ipotizzano omicidio, disastro colposo e omicidio stradale

GENOVA Verità e giustizia: è questa adesso, tra le lacrime e la disperazione provocate dal crollo del ponte Morandi, l'unica prospettiva reale della gente genovese. Altre, per adesso, non ce ne sono. E così verità e giustizia diventano un talismano che allontana un poco la paura del futuro. Oltre i 'j'accusè della politica, parla la procura: e lo fa ipotizzando i reati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo conseguente a crollo d'immobile, attentato colposo alla sicurezza dei trasporti. Ipotesi confermate dal procuratore capo Francesco Cozzi che non scarta nemmeno l'idea di poter ipotizzare anche l'omicidio stradale colposo. Ma c'è una cosa, sopra tutte e soprattutto, che sta a cuore a Cozzi: «Di fronte a una tragedia del genere non voglio sentir parlare di limiti di spesa o di norma». Il fascicolo sul crollo «per ora» è contro ignoti «perché - scandisce Cozzi - bisogna individuare prima le possibili cause». Ma aggiunge: «Non è stata una fatalità, analizzeremo il progetto, la costruzione e la manutenzione».I magistrati Terrile, Cotugno, D'Ovidio e Ranieri Miniati stanno già preparando gli strumenti che consentiranno presto di vedere iscritti nomi e cognomi. Per prima cosa la nomina dei consulenti dell'ufficio del pm che dovranno occuparsi degli accertamenti ingegneristico-strutturali sulle opere, sui progetti e sulle manutenzioni. Ieri Cozzi si è confrontato col comandante provinciale dei vigili del fuoco Piccinini. Poi gli amministrativisti che si occuperanno di tutta la parte documentale e soprattutto del contratto di servizio con Autostrade. Sarà necessario affidare a un consulente anche i filmati delle webcam acquisiti da Autostrade che hanno registrato il momento del crollo. Non sarà facile perché, secondo quanto appreso, nel momento in cui il ponte andava giù stava piovendo così forte che le immagini possono apparire sfocate. Ma le webcam avrebbero registrato il momento esatto del disastro.Poi ci sarà l'acquisizione delle prove sul posto: «la ricerca dei dispersi è un'operazione prioritaria - ha detto Cozzi - ma dovrà essere accompagnata e supportata dall'individuazione anche di reperti utili per la ricostruzione delle cause».

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