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Pescara, 29/03/2024
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Data: 15/10/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Autostrade, Toninelli non cede prenderà i soldi della Regione: lavori sì, ma i soldi sono della Regione

L'AQUILA «Le polemiche sterili e strumentali lasciano il tempo che trovano. Avevo promesso che ci sarebbero stati subito i soldi per la messa in sicurezza della A24-A25 e la soluzione trovata di concerto con il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, ossia di utilizzare risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 relative a quote non vincolate, ci consente di avere immediatamente a disposizione i fondi per avviare i progetti di manutenzione, in modo da far viaggiare in sicurezza i cittadini tra Lazio e Abruzzo». E' questa la replica del Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Danilo Toninelli, sul presunto scippo dei fondi masterplan dell'Abruzzo come anticipazione per pagare la messa in sicurezza antisismica delle tratte autostradali. «Faccio comunque notare - aggiunge Toninelli - che non ci sarebbe stato alcuno scippo, come qualcuno dice. Perché la cassa dei Patti territoriali, momentaneamente destinata ad altro fine, sarebbe stata subito reintegrata grazie alla rimodulazione, attraverso il Cipe, del Piano operativo Fsc 2014-2020, il quale contiene molte risorse in termini di competenza. In tal modo sarebbe stato possibile rifinanziare con uguale somma il Masterplan Abruzzo. Peraltro, già a luglio scorso la Regione Abruzzo, incontrando i vertici di Strada dei parchi e parlamentari locali di tutti i partiti, escluso il M5S, aveva aperto alla possibilità di anticipare circa 120 milioni a valere sul proprio Masterplan per la A24-A25, soldi da reintegrare successivamente. Questo dimostra la strumentalità di certe prese di posizione degli ultimi giorni. Mentre gli altri fanno campagna elettorale - conclude Toninelli - il Mit lavora in modo concreto per dare sicurezza e tranquillità a pendolari e utenti tutti delle autostrade tra le due regioni».
POSIZIONE
Il ministro non arretra rispetto alla posizione assunta nei giorni scorsi e non scioglie il nodo di fondo: perché attingere dai Patti territoriali, cioè dai fondi locali destinati all'Abruzzo, e non dal Piano operativo nazionale, che ha una disponibilità di 11,5 miliardi di euro? In ogni caso nei prossimi giorni sarà indispensabile capire due cose: se la questione approderà o meno al Cipe del 25 (in quel caso il prelievo di 250 milioni, così come previsto dal decreto Genova, diverrebbe efficace) o se ci sarà margine di correzione del provvedimento in sede di conversione del decreto. La stranezza della vicenda è, comunque, lampante. Il Pd aquilano ieri ha nuovamente attaccato Toninelli: «I settecento lavoratori che oggi sono in regime di Naspi e le loro rispettive famiglie sono sulla coscienza del Governo e del Ministro afferma il segretario provinciale Francesco Piacente è inaccettabile che, dopo mesi, ancora non siano stati firmati i decreti attuativi di sblocco dei fondi per la messa in sicurezza dei viadotti. Le risorse stanziate dai Governi precedenti e le relative coperture finanziarie hanno generato centinaia di posti di lavoro e consentito un grande sospiro di sollievo per tante famiglie che oggi, al contrario, vivono la sofferenza della disoccupazione e di una prospettiva incerta. Gli utenti delle autostrade sono legittimamente preoccupati per lo stato di sicurezza in cui versa l'infrastruttura, anche a seguito dell'allarmismo mediatico cui il Ministro Toninelli ha contribuito con il suo estemporaneo sopralluogo a favore di telecamere».

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