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Pescara, 23/04/2024
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Data: 23/10/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Legge per L'Aquila capoluogo è scontro dopo la bocciatura

Dice il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, che di questa legge ha fatto un vessillo fin dal primo giorno all'Emiciclo, che si tratta solo di «un contrattempo tecnico». Ma di certo è molto singolare che sia stato fatto un provvedimento ad hoc per L'Aquila, che prevede essenzialmente uno stanziamento di risorse, senza le necessarie coperture finanziarie. L'impugnativa del governo ha fatto esplodere la polemica politica. Tanto che Pietrucci ha detto: «Occorre chiarire, per dissipare ogni confusione indotta, che la sostanza del provvedimento, sottoposto alla verifica da parte dello stesso Governo, è assolutamente intatta, così come è intatta e consequenziale la volontà politica di dare seguito a quanto previsto da esso. Si sta discutendo di un contrattempo di tipo tecnico. Lo supereremo: al fine di far cessare la materia del contendere e chiarire ciò che le diverse interpretazioni tecniche hanno determinato sugli aspetti finanziari, verrà anticipata al Governo la norma finanziaria che era già prevista dalla legge e che verrà approvata con il bilancio di previsione 2019/2021. In questo modo i dubbi saranno superati, dubbi, ripeto, che sono di carattere meramente formale e burocratico: le risorse necessarie, infatti, sono già state individuate e disponibili dal 2019». Dunque servirà un nuovo passaggio in un Consiglio regionale di fatto sciolto, a patto che ciò venga considerato un atto «indifferibile» e dunque ammesso alla discussione in questa fase di transizione. Altrimenti slitterà tutto alla prossima legislatura. L'attacco più duro, dopo la denuncia dei Cinque Stelle, da parte della candidata presidente Sara Marcozzi, è arrivato dal gruppo consiliare comunale di Forza Italia: «Apprendiamo dagli organi di stampa di un'altra brutta notizia per la nostra città e un'altra volta proveniente dalla Regione Abruzzo: Il Consiglio dei Ministri boccia la legge regionale L'Aquila Capoluogo sprovvista della copertura finanziaria. Una legge voluta dai maggiori esponenti del Pd Aquilano che attribuirebbe al capoluogo di regione un contributo annuale pari a poco più del 0,01% del bilancio regionale. La brutta notizia in questo caso non è tanto il rischio di perdere un finanziamento di poco meno di 1ml di euro bensì l'inadeguatezza di chi ha rappresentato e rappresenta la nostra città nel piano regionale. Premesso che solo chi fa può sbagliare e ben vengano tutte le azioni e tentativi a vantaggio della nostra città, ma ricevere una bocciatura dallo Stato per una legge semplice e soprattutto a fine mandato, altro non è che un certificato di inadeguatezza. Un certificato che indurrebbe ogni buon amministratore ad una serie di riflessioni per l'imminente futuro». Tecnicamente il comma 1 dell'articolo 16 prevede che le disposizioni della legge «si applicano a decorrere dall'anno 2019 e pertanto per l'anno 2018 non comportano oneri a carico del bilancio regionale»; ma al secondo comma si fa riferimento a risorse relative al biennio 2018-2020: «Per il biennio 2018-2020, agli oneri di cui all'articolo 7, stimati per entrambe le annualità in euro 785 mila euro e corrispondenti allo 0,5% dello stanziamento in bilancio relativo al gettito derivante dal bollo auto».

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