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Pescara, 20/04/2024
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Data: 08/02/2016
Testata giornalistica: Il Centro
L’intervento dei privati può evitare l’addio Ryanair? La Cna abbraccia la proposta della costituzione di un fondo economico «Coinvolto l’intero sistema Abruzzo». Ma l’investimento richiesto è milionario... Sospiri: trattare e sfidare le norme Ue

PESCARA Lì dove non arriva il pubblico può arrivare il privato. Si muove su questa linea l’appello che la Cna (confederazione artigiani) rivolge al sistema imprenditoriale per sostenere l'impegno economico necessario a scongiurare l'addio di Ryanair dall’aeroporto d’Abruzzo. La compagnia aerea low cost ha annunciato la decisione di chiudere la base di Pescara e di lasciare solo due rotte (Bruxelles Charleroi e Bergamo) delle sette attuali (comprese due estive, Barcellona e Dusseldorf) dal prossimo inverno (27 ottobre). Il responsabile marketing Ryanair John Alborante ha detto in un’intervista al Centro che la decisione è presa lasciando uno spiraglio solo se il governo cancellasse gli aumenti di 2,50 euro a passeggero sulle tasse d’imbarco (addizionali comunali). Ma la questione coinvolge anche i contributi pubblici che gli scali minori come Pescara hanno dato in questi anni alla compagnia low cost per sopravvivere al mercato e riuscire a raggiungere la soglia dei 500mila passeggeri per continuare ad essere classificato “aeroporto di interesse nazionale”. La Regione (azionista di Saga, la società di gestione dell’aeroporto)) ha dimezzato i fondi (da 5,2 milioni di euro a 2,5) e non può più assegnarli senza una regolare gara (il bando è pubblicato da Saga come manifestazione di interesse) nonché alle rotte che non sono redditizie e che sono consolidate. Ma ai fondi pubblici possono aggiungersi quelli privati. Un’idea che era stata ripresa nei giorni scorsi dal segretario Pd di Pescara, Moreno Di Pietrantonio e che lo stesso presidente Saga Nicola Mattoscio ha rivelato di aver cavalcato incontrando forze imprenditoriali della Regione. «È l'intero sistema istituzionale e produttivo d'Abruzzo che deve sostenere lo sforzo congiunto di Regione e Saga», afferma, in una nota, il presidente regionale della Cna , Italo Lupo, secondo il quale è giunto il momento di prevedere nella gestione futura dello scalo anche l'apporto di capitali privati, magari attraverso la nascita di un fondo dedicato. «Questo modello» prosegue Lupo, «viene indicato dagli assetti societari di altri scali (come Perugia o Parma, la sempre citata Ancona, solo per fare qualche esempio), dai volumi di traffico anche inferiori a quello pescarese, ma dai quali la compagnia irlandese non ha mai annunciato disimpegni presenti e futuri». Un modello di gestione quindi che coinvolga le imprese, a cominciare da quelle turistiche, anche attraverso sigle e associazioni: «Deve essere riconsiderato anche l'apporto degli enti locali e di quelli economici, come le Camere di commercio, un tempo socie della Saga, Un atto di responsabilità che deve coinvolgere soprattutto i sindaci abruzzesi nel loro complesso». Ma qual è l’investimento che l’Abruzzo dovrebbe fare su Ryanair? Da Saga si apprende che la compagnia low cost chiede 5,6 milioni di euro per mantenere le attuali sette rotte. Ben 3,1 milioni in più rispetto al budget della Regione, ammesso e concesso che quest’ultimo possa arrivare a Ryanair non sottoforma di aiuti di Stato. Somma alla quale può essere sottratto il valore del rincaro delle tasse. «Con due sole rotte aeree nessun sistema turistico moderno è in grado di sostenersi. La leggerezza con cui alcune istituzioni stanno affrontando questa partita è disarmante», commenta intanto Enzo Giammarino, direttore di Confesercenti Abruzzo, secondo cui Ryanair non è il giocattolo degli abruzzesi che vogliono andare all'estero, ma «è direttamente e indirettamente l'alimentatore di una forza lavoro grande quanto tutte le industrie della Val di Sangro». «Con la stagione alle porte», sottolinea, «non possiamo permetterci in alcun modo di lanciare messaggi di smobilitazione: sono in ballo il presente ed il futuro di 9.660 imprese turistiche e di oltre 21mila addetti»

Sospiri: trattare e sfidare le norme Ue

PESCARA «Trattare con la compagnia irlandese per garantire la permanenza della stessa a Pescara, sfidando, come ha sempre avuto il coraggio di fare il centrodestra, anche quelle norme europee che penalizzano solo l'Italia per la logica delle lobby e di cui abbiamo assoluto disprezzo»: è l’imperativo a cui si attiene il gruppo consiliare di Forza Italia. Il capogruppo Lorenzo Sospiri annuncia un documento con il quale impegnerà il governatore Luciano D’Alfonso sul fronte Ryanair. E oggi (ore 11 sede del consiglio regionale di Pescara) Forza Italia presenta i dati scientifici elaborati dall'Università d'Annunzio per conto della Saga (società aeroportuale) e che dicono che ogni euro erogato a favore del traffico aereo, lo stesso genera un valore nell’indotto moltiplicato per oltre 20 volte.

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