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Data: 12/02/2016
Testata giornalistica: Il Tempo
Riparte la «cura del ferro» 17 miliardi per le Ferrovie Il ministro Delrio: priorità ai pendolari e al trasporto merci

Niente sbarco in Borsa entro l’anno per le Ferrovie dello Stato. A dirlo è stato ieri l’ad Gruppo, Renato Mazzoncini, che ha allungato il primo periodo utile per entrare in quotazione a Piazza Affari almeno il 2017. Prima, infatti, c’è da mettere a punto il lavoro sul Piano industriale e poi resta da completare la cornice del quadro regolatorio. Intanto le risorse, ci sono e se ne sono aggiunte anche altre visto che il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio ha annunciato 17 miliardi di fondi aggiuntivi per la rete ferroviaria. Mazzoncini comunque ha ribadito che il dossier dello sbarco a Piazza Affari non è la priorità: «In questo momento - ha spiegato - mi sto occupando più che di quotazione, di aiutare il Governo a definire una strategia di trasporto per aumentare la mobilità collettiva ferro-gomma rispetto a quella privata».

E su questo obiettivo sarà centrato il nuovo Piano industriale che il manager sta scrivendo con i suoi tecnici e che si pensa arrivi subito dopo l’estate. In particolare c’è già un'idea chiara per riorganizzare il settore merci: si lavora ad un unico polo in cui far confluire le 10 società del Gruppo che oggi operano nel settore, con la creazione di una nuova società che sarà direttamente controllata dalla holding.

Intanto Mazzoncini si prepara anche a firmare il suo primo bilancio: i conti, che verranno approvati tra un mese, vanno «bene - anticipa il manager -, dai primi lineamenti sta uscendo un bilancio di cui sono soddisfatto».

Intanto proseguono gli investimenti nella rete ferroviaria, con 17 miliardi di risorse aggiuntive stanziate con le leggi di stabilità 2015 e 2016 e con lo Sblocca Italia: 9 miliardi di euro già destinati all’aggiornamento 2015 del contratto di programma Mit/Rfi e altri 8 miliardi che saranno presto oggetto dell’aggiornamento 2016.

Risorse che traducono concretamente la strategia della «cura del ferro», che è una priorità del Governo, spiega Delrio: i primi 9 miliardi verranno destinati a migliorare la sicurezza e le tecnologie sui treni, potenziare il trasporto passeggeri nelle aree metropolitane, regionali e lungo i corridoi europei, per il miglioramento del trasporto merci.

Sarà completato anche l'asse orizzontale, Brescia-Padova, il sistema Alta Velocità/Alta capacità, il Terzo Valico e la galleria di base del Brennero.

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