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Pescara, 29/03/2024
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Data: 12/02/2016
Testata giornalistica: Il Centro
Sorgi all’Adsu, D’Alfonso critico «E’ inopportuno, io ero contro». Il cda dell’azienda ha indicato all’unanimità il plurinquisito dirigente regionale perché aveva il curriculum migliore. D’Amico è soddisfatto: «Saprà lavorare sulla nuova casa dello studente»

TERAMO Fa discutere la nomina di Antonio Sorgi alla direzione dell’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) di Teramo. Fa discutere innanzitutto per via delle vicende giudiziarie che hanno toccato di recente Sorgi, architetto 57enne di Giulianova, noto come il superdirigente della Regione all’epoca della giunta Chiodi, arrestato e poi finito a processo nell’ambito dell’inchiesta “Re Sole” (così veniva chiamato Sorgi nelle intercettazioni) su un appalto da 2.4 milioni per l'ampliamento del cimitero di Francavilla. Un appalto che, per l'accusa, sarebbe dovuto finire nelle mani di un'impresa secondo un percorso pilotato e che vede l'alto dirigente accusato di turbativa d'asta e associazione per delinquere. Sorgi è anche indagato per abuso d’ufficio nell’inchiesta sul cosiddetto affare La City a Pescara. Ma chi ha scelto Sorgi all’Adsu? Il suo nome è stato indicato all’unanimità dai componenti del cda dell’azienda, mentre il presidente della Regione Luciano D’Alfonso se n’è lavato le mani dichiarando apertamente: «Ero contrario alla sua nomina e ho avuto modo di sottolineare anche al diretto interessato che la sua candidatura era inopportuna». Nomina inopportuna ma inevitabile, visto che il curriculum presentato da Sorgi era l’unico adeguato, a parere de l cda dell’Adsu, a portare avanti gli ambiziosi progetti dell’azienda, che hanno come primo obiettivo la realizzazione della casa dello studente. E che la scelta sia stata fatta sulla base del curriculum lo ha confermato il vicepresidente dell’Adsu Lucia Verticelli che ha spiegato che al bando, oltre a Sorgi, avevano risposto solo altri due dirigenti regionali, Tamara Agostini e Giuseppina Colaiuda. Quest’ultima è anche la dirigente di riferimento dell’assessore regionale Marinella Sclocco, che in qualità di titolare della delega all’Istruzione sembrerebbe non aver gradito nemmeno lei l’indicazione di Sorgi. Quest’ultimo vanta però un curriculum di ferro visto che oltre a ricoprire l’incarico di capo della direzione Affari della presidenza con Chiodi, ha avuto incarichi prestigiosi in materia di energia e ambiente anche in ambito europeo, è stato coordinatore del gruppo di lavoro sul nuovo Piano paesistico regionale e rappresentante dell'Abruzzo al comitato nazionale Via. Si poteva indicare qualcun altro? Non proprio, poiché il bando della Regione per l'incarico di direzione nell'Adsu (che è un ente regionale) è destinato solo ai dirigenti regionali, i quali per via delle norme anticorruzione sono tenuti a ruotare alla guida dei settori ogni sette anni. Dunque una scelta quasi obbligata per il cda guidato dal presidente Paolo Berardinelli, docente dell’ateneo. Alla luce della presa di posizione del presidente D'Alfonso quale sarà l'atteggiamento della giunta regionale, che avrà l'ultima parola sull'indicazione dell'Adsu di Teramo? Di Certo sulla professionalità di Sorgi ha speso parole di apprezzamento il rettore dell'università di Teramo Luciano D'Amico, che lo reputa «un tecnico straordinario». Sorgi, proprio perché ha gestito numerosi progetti per conto della Regione, è ritenuto affidabile per le esigenze che ha l'Adsu, e di conseguenza l'università, di arrivare in tempi brevi alla realizzazione della casa dello studente. Sorgi è chiamato a portare a termine questo obiettivo. «Teramo è l'unica città universitaria che non dispone di questa struttura, che per un ateneo che voglia essere competitivo è indispensabile», aggiunge D’Amico. L'idea più accreditata è realizzarla nell'ex rettorato di viale Crucioli, ma il rettore non esclude nemmeno di recuperare il vecchio scheletro ai piedi di Colleparco o l'ipotesi dell'ex manicomio. «C'è la legge nazionale 338», spiega, «che finanzia questi interventi, così come fondi Inail riservati alle residenze studentesche. Il nuovo direttore saprà lavorare su questo».

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