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Data: 13/03/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Prove di larghe intese Vigilanza per Legnini

L'AQUILA Prove di ampie convergenze nella prima seduta dell'undicesima legislatura regionale. In una sala dell'Emiciclo arredata a nozze (con ampi addobbi floreali) e piena all'inverosimile tanto da dover dirottare il pubblico in altre sale , l'assise ha trovato una quadratura forse inaspettata visti i rumors della vigilia. Lorenzo Sospiri, designato dalla maggioranza, è stato eletto presidente del consiglio già alla prima chiama a scrutinio segreto, con 26 voti. Ovvero ben 8 in più del suo schieramento e cinque rispetto al quorum necessario. Calcolando il suo non voto, per ovvi motivi di opportunità, e dando per buone le dichiarazioni ex post del centrosinistra, per motivare le cinque schede bianche resta un solo scenario, ovvero che il Movimento Cinque Stelle ha lasciato libertà di espressione e che, dunque, tre consiglieri del gruppo su sette si siano pronunciati a favore dell'esperto consigliere azzurro. Se vogliamo, però, la sorpresa maggiore è arrivata dalle votazioni sul resto dell'ufficio di presidenza. Dopo una pausa per consentire all'opposizione di trovare una quadratura, al ritorno in aula Sospiri ha annunciato un «patto tra gentiluomini e gentildonne» che ha portato all'elezione di Roberto Santangelo (Azione politica) con i 18 voti della maggioranza e Domenico Pettinari (M5S) con i 13 della minoranza. Proprio quest'ultima casella, che veniva data per contesa con l'altro blocco all'opposizione, il centrosinistra, dovrebbe dunque sbloccare l'assegnazione della presidenza della commissione di Vigilanza a Giovanni Legnini.
Qualche crepa, invece, nella doppia elezione dei consiglieri segretari, sempre dell'Ufficio di presidenza, che ha ricalcato fedelmente quella di Sospiri: Sabrina Bocchino (Lega) ha ottenuto tutti e 18 i voti della sua coalizione, mentre Dino Pepe (Pd) solo 9, con 4 astenuti. Solo il proseguo dei lavori del Consiglio dirà se davvero il Movimento Cinque Stelle procederà con due blocchi distinti e separati, una minoranza nella minoranza, (guarda caso i riconfermati sono tre, Marcozzi, Pettinari e Smargiassi, a fronte di 4 new entry) o se, invece, quella di ieri sarà stata solo una contingenza legata al momento.
LA CRONACA
Alle 10.53 l'inno di Mameli ha inaugurato la nuova legislatura, precedendo di qualche istante il minuto di raccoglimento osservato per la scomparsa di Virginia Chimenti, figlia di Claudio, docente dell'Università dell'Aquila, morta nell'incidente aereo in Etiopia. A presiedere l'avvio di seduta è stata Nicoletta Verì, eletta con la Lega, in qualità di consigliere anziano, che si è detta onorata del compito e ha sottolineato «l'unicità della nostra regione: l'Abruzzo è uno, dal Gran Sasso alla costa. Per questo auspico che in questa legislatura ci sia il definitivo superamento di logiche e dinamiche ormai stantìe». Poi si è entrati nel vivo delle operazioni di voto per costituire l'ufficio di presidenza, con l'apertura di Legnini a Sospiri («Nessuna preclusione, conosciamo l'esperienza e l'equilibrio») e la mano tesa ai Cinque Stelle «per una attribuzione dei ruoli nel rispetto della volontà popolare». Un accordo che, come detto, sembra cosa fatta. Sospiri è stato eletto a larga maggioranza e, tra gli applausi, ha subito fissato le linee guida del suo mandato: «Imparzialità ed equilibrio per riavvicinare i cittadini alla politica». Il neo presidente ha rivolto un pensiero agli abruzzesi all'estero, poi ha annunciato la volontà di aprire «una profonda stagione di riforme e di semplificazione legislativa»: «Sarò per il rispetto delle regole, la mia aula non sarà mai una cloaca, ma un modello per i giovani abruzzesi». Chiusura con citazione dannunziana: «Auspico che voi tutti andiate sempre più in alto e sempre più oltre».
ACCORDO
Con l'elezione, in accordo, dei vice presidenti Santangelo e Pettinari, Americo Di Benedetto, di Legnini presidente, ha auspicato «l'avvio di una nuova fase di collaborazione». Nella seconda parte della seduta il governatore Marsilio ha chiamato accanto a sé gli assessori e ha snocciolato i cardini del suo programma, nel corso di un intervento durato una quarantina di minuti nel quale anch'egli ha sottolineato la volontà di aprire una nuova fase.

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