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Pescara, 28/03/2024
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Data: 03/08/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Tassisti teatini contro Pescara: «Non c'è territorialità». Chieti. Si riapre la guerra sui posti all'aeroporto

CHIETI È atteso per la prossima settimana il decreto della Regione che stabilisce il numero dei posti riservati ai tassisti teatini e pescaresi per poter svolgere servizio di piazza all'interno dell'aeroporto. Un'attesa che risveglia le polemiche. Da Pescara il consigliere comunale Armando Foschi chiede al neosindaco Carlo Masci «il principio di territorialità» nella vertenza che vede contrapposti i tassisti pescaresi a quelli teatini. Una richiesta che ha fatto infuriare i tassisti teatini, perché, sottolinea il rappresentante Paolo Di Paolo Emilio, «giuridicamente non esiste alcun principio di territorialità. Esiste, invece, una legge nazionale che assicura la presenza dei tassisti teatini in aeroporto, mentre il numero di posti deve essere assegnato con decreto dalla Regione». Clima teso, dunque, tra i tassisti teatini e pescaresi in attesa del decreto del presidente della Regione atteso da anni per dirimere finalmente la questione e mettere la parola fine alla guerra dei taxi. In maniera informale si è saputo che la Regione dovrebbe assegnare 8 posti ai tassisti di Pescara e 2 ai tassisti teatini. Una proporzione che, seppure a favore di Pescara, ai tassisti di Chieti sta bene. Quelli pescaresi, invece, starebbero già preparando una nuova offensiva per evitare la regolamentazione. «Eppure la legge parla chiaro e non da adito a fraintendimenti», dice il rappresentante dei tassisti teatini, ci sono anche pronunciamenti della giustizia amministrativa che ci dà ampia ragione, come nel caso del ricorso al Tar di Brescia. E noi saremo pronti a far valere i nostri diritti».

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