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Pescara, 25/04/2024
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Data: 04/08/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Dopo la sentenza i veleni tra D'Annuntiis e D'Alessandro

PESCARA E il giorno dopo la sentenza del Tar volano le accuse.«Il Tar boccia la Giunta D'Alfonso», incalza Umberto D'Annuntiis, delegato ai Trasporti del governo regionale di centrodestra, «e nomina un consulente per verificare se l'individuazione dei cosiddetti servizi minimi sia stata fatta correttamente. L'onorevole Camillo D'Alessandro, fuggito a Roma per evitare il giudizio dei cittadini, pensa di addossare la responsabilità alla giunta Marsilio dimenticando che è stato lui l'ispiratore della delibera impugnata. Ritengo che tale sentenza possa aiutare a risolvere una situazione, tra le tante, che la giunta D'Alfonso ha scaricato sulla nuova amministrazione regionale. Concludo dicendo che se c'è qualcuno che dovrebbe dimettersi è colui che ha provocato tale situazione per poi fuggire coraggiosamente in parlamento senza ripresentarsi al giudizio degli elettori abruzzesi. D'Alessandro stia tranquillo», conclude il forzista, «ci faremo carico anche dei suoi errori». Ma il deputato del Pd non rimane zitto. «Non c'è nessuna delibera annullata dal Tar ma al contrario il tribunale amministrativo ha ribadito che cosa sono i servizi minimi ovvero quali sono le relazioni di traffico finanziabili che si caratterizzano per l'assenza o il fallimento del mercato», ribatte D'Alessandro, «esattamente il contrario di quanto votato e proposto dalla maggioranza a causa di D'Annuntiis, cioè trasformare le relazioni L'Aquila-Roma, evidenti corse commerciali, in servizi minimi. Se lo avessimo fatto noi, oggi la delibera sarebbe stata annullata trascinando dietro di sé l'affidamento in house, cioè la Tua. Non mi sono piegato ad una narrazione falsa fatta da parte di sindacato e politica micro territoriale...».Il consulente dovrà ora valutare se anche all'interno delle corse regionali esistono relazioni a carattere commerciale. «La rivisitazione dei servizi minimi va fatta partendo da questo pronunciamento», continua il dem, «ma tutto ciò che è commerciale può non essere regalato al mercato mettendo in campo la società pubblica commerciale ovvero Sangritana Spa, nata per fare esattamente questo. Alla luce del pronunciamento del Tar trasformare in servizi minimi L'Aquila-Roma non si può fare, quindi? Che cosa farà D'Annuntiis? Dicano chiaramente se il disegno è quello di far saltare l'affidamento in house per andare alle gare, e D'Annuntiis dica se la Regione rispetterà la scadenza del 3 dicembre, termine ultimo per evitare l'infrazione europea e non solo», conclude, «ma anche per bandire le gare di trasporto pubblico per i servizi non affidati a Tua».

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