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Data: 29/10/2018
Testata giornalistica: Il Centro
Infrastrutture autostradali e sicurezza - A24 e A25, l'Abruzzo vuole chiedere i danni. Lolli, D'Alessandro e Pezzopane: immagine rovinata, paghino tutti i colpevoli. Strada dei Parchi ha contato 7mila mezzi in meno al giorno: è un dato choc. Ma per Toninelli i politici del Pd sono «irresponsabili»

PESCARA Settemila mezzi in meno al giorno, in transito sulle autostrade abruzzesi, da quando è risuonato l'allarme sulla sicurezza di piloni e viadotti. Il dato deriva dal "numeratore" della società Strada dei Parchi, che gestisce le tratte. L'anno prossimo, se si manterrà questo trend, saranno più di due milioni e mezzo le auto che avranno snobbato le autostrade, e forse anche l'Abruzzo, che ora comincia a ragionare sui danni subiti e a chiederne il ristoro. Il primo a prendere la parola, dopo il balletto di allarmi e smentite, e infine le rassicurazioni giunte dalla riunione dei prefetti, è il presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli.
I DANNI. «Dobbiamo essere tutti grati ai Prefetti abruzzesi che venerdì scorso, nella riunione che si è tenuta alla Prefettura dell'Aquila», scrive, «prima di tutto hanno dato dimostrazione di come si comporta lo Stato di fronte a un problema complesso e delicato, come la sicurezza delle autostrade. Problema complesso e delicato perché il tema della sicurezza che - innanzitutto per noi - è al primo posto senza se e senza ma, coinvolge altri importantissimi aspetti della vita della nostra Regione, a partire dalla sua economia e dai servizi per i cittadini. Grazie ai Prefetti abbiamo tutti quanti saputo che, con le misure di limitazione del traffico pesante adottate da Strada dei Parchi, le nostre autostrade sono sicure e percorribili».
L'AFFONDO. Nel frattempo, stigmatizza Lolli, «l'inaudita e spettacolare leggerezza con la quale il Ministro e il Ministero si sono mossi nei giorni precedenti ha già prodotto danni molto consistenti all'economia e al turismo abruzzese. La diminuzione del traffico autostradale, pur in presenza della cancellazione degli aumenti tariffari, significa che meno persone vengono nella nostra regione. Quando si ha un ruolo di responsabilità bisogna operare con senso di responsabilità. E ignorare che ogni affermazione fatta da fonti autorevoli ha pesanti e incalcolabili conseguenze testimonia una inadeguatezza istituzionale disarmante».I LAVORI. Resta ancora aperto il tema delle opere da realizzare per la definitiva messa in sicurezza dell'autostrada, «e avendo il Parlamento chiarito che questa operazione non si può fare con le risorse regionali», spiega Lolli, «si tratta ora di accelerarne il processo operativo. Resto a disposizione per partecipare - anche al di là delle competenze dirette - a questo processo. Resto in fervida attesa che qualcuno convochi ufficialmente e rapidamente la Regione Abruzzo e la Regione Lazio», conclude, «in una sede istituzionale e formale per discutere tutto ciò che è necessario e possibile fare».
IN TRIBUNALE. A rilanciare, appesantendo il carico, è il parlamentare dem Camillo D'Alessandro, che sollecita Lolli a costituirsi in giudizio «per la richiesta di risarcimento dei danni, in ogni sede».
CITAZIONI LETTERARIE. E D'Alessandro, nella sua nota, cita anche Ignazio Silone. «La Regione Abruzzo non è Fontamara, dove è possibile praticare ogni prepotenza», dice D'Alessandro «dopo la battaglia per la salvaguardia dei fondi del Masterplan Abruzzo». Oltre a Lolli, il parlamentare del Pd sollecita anche l'assessore regionale al turismo, Giorgio D'Ignazio, ad agire «per pretendere il risarcimento dei gravi danni all'immagine e alla economia regionale a causa dell'allarme sicurezza sull'autostrada. Mi riferisco a ministro, ministero, soggetti politici e quanti in questi giorni hanno lanciato un allarme sull'autostrada, generando un danno all'immagine dell'Abruzzo che già si sta riflettendo nell'imminente stagione invernale».
VIVA LA COERENZA. «Se un'autostrada è pericolosa», incalza perentorio D'Alessandro, «si chiude, altrimenti si tace. Dopo i terremoti è passato un messaggio che venire in Abruzzo è pericoloso, venirci a lavorare, a studiare, in vacanza. Ho parlato con alcuni operatori, sono molto preoccupati non solo per quest'anno, ma anche per i prossimi».
COCKTAIL ESPLOSIVO. A rincarare ancora di più la dose un'altra parlamentare dem, Stefania Pezzopane. «Se passa il cocktail esplosivo di una regione a rischio terremoto e crollo rimarremo isolati, non ci verrà più nessuno, il danno potenziale è incalcolabile. Per questo la Regione ha il dovere di tutelare la propria immagine, la propria economia da chi l'ha danneggiata perseguendo in tutte le sedi i responsabili».
LA PELLE DEGLI ABRUZZESI. «Toninelli e il governo stanno giocando sulla pelle degli abruzzesi con fughe in avanti e smentite continue. Alternano allarmismo e rassicurazioni con attacchi al gestore, seguiti poi da mielosi ringraziamenti. Nel frattempo», aggiunge Pezzopane, «secondo la prima stima fatta dalla Strada dei Parchi è calato il traffico, si è seminata paura e insicurezza. Lo stesso è avvenuto con i fondi per la messa in sicurezza della rete autostradale. Prima lo scippo di 200 milioni dai fondi della regione Abruzzo, poi la retromarcia con emendamenti copiati da quelli del Pd. Intanto si perde tempo, i lavori non iniziano e i lavoratori rischiano il posto di lavoro. Pretendiamo che si chieda scusa agli abruzzesi e agli italiani e chiediamo al ministro Toninelli di firmare i decreti per iniziare subito i cantieri per una rapida messa in sicurezza».
L'INVERNO ALLE PORTE. La stagione invernale si avvicina, e gli imprenditori del settore cominciano a prepararsi ad accogliere gli amanti degli sport legati alla neve. Che ne sarà dei turisti che dal Lazio, dalla Campania, o in generale dal Centro Italia, arrivavano in Abruzzo? Verranno anche quest'anno?


Ma per Toninelli i politici del Pd sono «irresponsabili»

PESCARA E non si è fatta certo attendere la nota del Mit alle pesanti accuse mosse dal presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, e dai parlamentari dem, Camillo D'Alessandro e Stefania Pezzopane. «È da irresponsabili sostenere che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si sia comportato con leggerezza sul caso di A24 e A25», ha replicato nel pomeriggio di ieri il ministero guidato da Danilo Toninelli.Sabato scorso il ministro, dopo il vertice dei prefetti che ha imposto limitazioni sulle autostrade, aveva pubblicato un post su Facebook: «Lo Stato», aveva scritto, «è tornato a fare lo Stato». «Forse qualche esponente politico abruzzese», prosegue la nota del Mit, «preferisce fare campagna elettorale piuttosto che evitare un'altra Genova. Senza un intervento pronto e puntuale del dicastero, su input del ministro Toninelli, non si sarebbero prese quelle misure minime a tutela di chi viaggia». Misure, prosegue la nota del Mit, «improrogabili, vista la gravità delle conclusioni contenute nella relazione dell'Ufficio ispettivo territoriale. Si è ovviato dopo anni di inerzia, e a brevissimo, grazie allo sblocco anticipato dei fondi, partiranno i progetti di messa in sicurezza».

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