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Pescara, 24/04/2024
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Data: 29/10/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Autostrade. Regione e deputati contro il Mit

L’AQUILA Ora tutti contro il Mit, per i danni del caso autostrade. Ieri il presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, ha detto che «dobbiamo essere tutti grati ai Prefetti abruzzesi perché grazie a loro abbiamo tutti quanti saputo che, con le misure di limitazione del traffico pesante adottate da Strada dei Parchi, le nostre autostrade sono sicure e percorribili». Il riferimento è al vertice dell’altro giorno in cui il dg della vigilanza sulle concessionarie autostradali, Placido Migliorino, con una clamorosa marcia indietro, ha detto che A24 e A25 sono ora sicure grazie alle limitazioni per i mezzi pesanti. Quello che a Lolli non va già è «la inaudita e spettacolare leggerezza con la quale il Ministro e il Ministero si sono mossi nei giorni precedenti ha già prodotto danni molto consistenti all’economia e al turismo abruzzese. La diminuzione del traffico autostradale, pur in presenza della cancellazione degli aumenti tariffari, significa che meno persone vengono nella nostra regione. Quando si ha un ruolo di responsabilità bisogna operare con senso di responsabilità». Ci è andato pesante il deputato Pd, Camillo D’Alessandro, che ha scritto a Lolli: «La Regione Abruzzo non è Fontamara, dove è possibile praticare ogni prepotenza. Si costituisca in giudizio per la richiesta di risarcimento danni in ogni sede per i gravi danni subiti alla sua immagine ed alla economia regionale a causa dell’allarme sicurezza sull’autostrada. Mi riferisco a ministro, ministero, soggetti politici e quanti in questi giorni hanno lanciato un allarme falso. Dopo i terremoti è passato un messaggio che venire in Abruzzo è pericoloso. Ho parlato con alcuni operatori, sono molto preoccupati non solo per quest’anno, ma anche per i prossimi». «Toninelli e il governo stanno giocando sulla pelle degli abruzzesi – ha detto la deputata Pd Stefania Pezzopane - con fughe in avanti e smentite continue. Alternano allarmismo e rassicurazioni con attacchi al gestore, seguiti poi da mielosi ringraziamenti».

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