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Data: 29/10/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Schianto fra treni con cento feriti promossa la macchina dei soccorsi

LANCIANO La sciagura si consuma alle 9.10, quando un treno, con un centinaio di passeggeri a bordo, si scontra con una ferrocisterna che trasporta toluene, sostanza altamente infiammabile. Un’esplosione e poi colonne di fumo e un incendio, mentre si sentono le urla di decine di feriti che sbattono i pugni sui finestrini disperati. Grida, lacrime, ustioni e volti devastati e morti quando le porte si spalancano. Lo scenario è devastante. Una catastrofe. «Ma è un’imponente esercitazione - spiega Alberto Albani, referente maxi emergenze della Regione - per testare la macchina dei soccorsi e l’interazione tra le varie forze. L’Abruzzo - afferma il medico -, a causa delle ripetute emergenze che si è trovato a dover fronteggiare negli ultimi anni, ha sviluppato un know-how unico, che viene preso a modello a livello nazionale, e anche all’estero». La simulazione dell’incidente ferroviario è avvenuta ieri a Lanciano nel deposito ferroviario Torre Madonna dell’azienda unica di trasporti Tua. Sui vagoni molti figuranti, ben addestrati e con trucco cinematografico. Dopo l’incidente è scattata la macchina degli aiuti, attivata dal personale del convoglio coinvolto e del centro operativo di Tua, con richiesta di intervento al comando dei vigili del fuoco che, al loro arrivo, hanno innescato il coinvolgimento di tutta l’organizzazione dei soccorsi. Spento il rogo e messa in sicurezza la zona, ecco decine di ambulanze a sirene spiegate. I viaggiatori sono stati fatti scendere; i efriti sono stati caricati sulle barelle e medicati. Tanti i volontari in azione. Montati un “presidio medico avanzato” dove sono state trasportate decine di feriti, e un modulo nucleare, biologico, chimico, radiologico per monitorare i rischi ambientali. Alcuni feriti sono stati trasferiti con quattro elicotteri del 118 e dei vigili del fuoco. Impegnate anche le ambulanze di tutte le Asl regionali, dirette nei diversi ospedali a seconda della complessità delle condizioni. Da Roma sono arrivati due mezzi speciali attrezzati per l’identificazione delle vittime attraverso l’esame immediato del Dna e con celle frigorifere per le salme. Sguinzagliati, nelle campagne, i cani delle unità cinofile in cerca di vittime, che saranno recuperate dai militari della Croce Rossa. La simulazione, andata avanti per circa tre ore, ha coinvolto anche carabinieri, polizia e finanzieri, oltre ai vigili urbani di diversi Comuni della zona.

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