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Data: 01/11/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia, offerte vincolanti da Fs e EasyJet

ROMA Adesso il salvataggio, anzi il rilancio di Alitalia, può davvero partire. Sono arrivare ufficialmente le offerte vincolanti di Fs e, a sorpresa, quella di EasyJet, che faranno da partner industriale alla compagnia di bandiera. Delta si è limitata a presentare una manifestazione d'interesse. La low cost inglese, che si è sempre mossa nell'ombra, ha così battuto sul tempo il colosso americano, che resta comunque in partita. Si è sfilata invece Lufthansa, dopo un corteggiamento durato mesi, contraria a partecipare ad un alleanza con il governo italiano. Perché Alitalia, come chiesto da Lega e 5Stelle, tornerà ad essere a tutti gli effetti il vettore tricolore. Fs, come noto, avrà, insieme ad altre società dell'orbita pubblica che l'esecutivo sta ancora individuando (Eni e Leonardo nonostante le smentite di rito sono state contattate) la maggioranza della newco.
I DETTAGLI
La società veicolo sarà pulita, ovvero non conterrà i debiti pregressi, mentre nella bad company finiranno gli eventuali esuberi e, come accade sempre in questi casi, tutti debiti. In uno schema messo a punto dal Mise e condiviso dall'ad delle Ferrovie Gianfranco Battisti, che adesso vuole accelerare al massimo i tempi. Nella newco non entrerà Cdp che, sempre nei desiderata dell'esecutivo, si limiterà a finanziare l'acquisto di nuovi aerei.
Come già anticipato dal Messaggero, Fs ha presentato ieri l'offerta vincolante per Alitalia per l'acquisto dei rami d'azienda delle società Alitalia-Sai e Alitalia Cityliner. L'offerta stabilisce che, dopo questa fase di studio, venga messo a punto un piano industriale nel corso di una «confirmatory due diligence», condizione essenziale dell'operazione per individuare soggetti privati e istituzionali interessati. Piano che, alla luce delle proposte vincolanti presentate, dovrà essere condiviso con easyJet e, ovviamente, con Mise e Tesoro. In un secondo tempo, spiegano dalle Fs, nella newco entrerà il vettore estero che, come chiesto dal governo, avrà il compito di dare una spinta allo sviluppo della compagnia e al «made in Italy».
Non è chiaro se Delta possa tornare in gioco, anche se fonti governative, si augurano che gli americani possano comunque entrare in una alleanza più ampia, magari di natura solo commerciale. Di certo easyJet, che ha i conti in ordine e vuole superare Ryainair, si sposa perfettamente con Alitalia, coprendo il medio e piccolo raggio in maniera capillare a livello europeo, mentre il vettore tricolore potrà concentrarsi sul lungo, il segmento più redditizio nel trasporto aereo, quello indicato da Luigi Gubitosi come la via maestra da percorrere per recuperare competitività, aumentare il giro d'affari e mettere in cascina profitti. Proprio Gubitosi, almeno secondo le voci che circolano a Palazzo Chigi, potrebbe essere chiamato a proseguire l'ottimo lavoro svolto fino ad ora per la compagnia, che ha portato alla riduzione dei costi e al ritorno all'utile.
Alle Ferrovie, che avranno la guida del nuovo polo dei trasporti, spetterà sviluppare le sinergie tra treno ed aereo, aumentare il grado di integrazione nell'intermodalità e dare efficienza al sistema. Il piano industriale verrà messo a punto entro l'anno.

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