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Pescara, 18/04/2024
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Data: 08/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
In vendita gli scuolabus il mattatoio e la piscina. Di Primio avvia i tagli: niente più trasporto scolastico per risparmiare Ecco il documento che dà il via alle operazioni: «Dismissioni entro il 2019»

CHIETI Vende gli scuolabus che ormai non si usano più perché il servizio è fermo dall'inizio dell'anno scolastico; vende il mattatoio comunale, chiuso dal 2015 e sprofondato nell'abbandono; vende anche la piscina comunale, finita al centro di un ultimo scontro tra sindaco e gestore-partner tecnico per gli stipendi non pagati agli istruttori. È obbligato a fare cassa il Comune di Chieti ancora alle prese con i conti in rosso. È quanto emerge da un documento lungo 10 pagine in cui si mettono nero su bianco i tagli che l'amministrazione Di Primio si appresta a fare.
CRISI CONCLAMATA. A distanza di oltre un anno dai richiami della Corte dei conti con la scoperta di «diverse criticità» nelle finanze dell'ente, il Comune resta ostaggio di una crisi economica senza precedenti. Una crisi conclamata con i pagamenti, mancati o ritardati, alle ditte della raccolta dei rifiuti, della mensa scolastica e alle partecipate Teateservizi e Chieti Solidale: per assicurare i versamenti, il Comune è stato costretto a contrarre a fare un altro debito. Cioè 5 milioni dalla Cassa Depositi e Prestiti, a patto di restituirli entro un anno. E allora, adesso, l'imperativo è tagliare ancora di più nonostante i servizi già ridotti ai minimi termini. Il «piano triennale 2019-2021 per l'individuazione di misure finalizzate al contenimento delle spese di funzionamento» detta i sacrifici imminenti. NIENTE SPRECHI. Il piano prevede anche l'azzeramento degli sprechi: se finora il Comune ha "tollerato" posizioni di rendita, adesso, arriva lo stop forzato alle associazioni che occupano locali comunali senza pagare l'affitto. Il buco sarebbe di quasi un milione di euro: impianti sportivi, case popolari, locali commerciali. In un elenco riservato sui fitti c'è dentro di tutto. E, su questo, il piano prevede l'«approvazione di un nuovo regolamento per le concessioni e locazioni di immobili», «l'aggiornamento dei canoni in scadenza», «maggior efficienza dell'incasso dei canoni per la quale si è provveduto a effettuare l'affidamento del servizio di riscossione all'Agenzia delle Entrate».
SI VENDE. Vendere è una parola ricorrente del piano: «Non essendo più previsto il servizio scuolabus, l'amministrazione è intenzionata a prevedere un diverso utilizzo nonché la vendita degli stessi». Una frase che potrebbe significare anche un'altra cosa: dopo questo primo anno senza pullmini, niente più scuolabus a Chieti. Sembra incredibile ma è un "lusso" che una città di 50mila abitanti non può più permettersi.
PISCINA E MATTATOIO. Con la vendita della farmacia comunale di Filippone saltata tra le proteste, il Comune ha bisogno di altri soldi freschi attraverso la dismissione di «immobili non strumentali», cioè edifici considerati ormai inutili. «In particolare, nel corso del 2019», annuncia il piano, «si provvederà alla vendita della piscina comunale e del mattatoio». Il Comune offre così ai privati due attività, una in corso e che realizza utili anche se non in linea con le previsioni iniziali di 200mila euro all'anno e l'altra in disuso. Il mattatoio è fermo da quando, nel 2015, è scaduto il contratto di concessione ai Macellatori Teatini. Alla scadenza di quell'accordo, i Macellatori Teatini hanno chiesto una proroga al Comune ma, in un braccio di ferro, non è stata concessa e non è stato pubblicato neanche un bando di gara per riaffidare la gestione: l'impianto è rimasto chiuso. Ora, il Comune spera di trasformare il mattatoio in un affare.

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