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Pescara, 19/04/2024
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Data: 15/02/2010
Testata giornalistica: Il Messaggero
Aiuto, Napoleone rischia di perdere l'aereo. Saga, il Pdl pescarese si ribella all'asse Chiodi-Di Stefano e punta su Mauro Angelucci

C'è un foglietto nella tasca di Gianni Chiodi, è lì da almeno sette mesi. In alto a destra in stampatello c'è scritto Saga tutto maiuscolo, sotto in piccolo Marco Napoleone. Aspetta da luglio il potentissimo direttore generale dell'Università di sedersi sulla poltrona della Società dell'aeroporto d'Abruzzo, lo vuole lì il vice coordinatore del Pdl Fabrizio Di Stefano legatissimo al rettore Franco Cuccurullo, una nomina blindata, che non si discute. Il biglietto è scritto di suo pugno, pronto a essere scartato oggi dalla giunta regionale. Arriverà fuorisacco la nomina del supermanager ma per Napoleone non è ancora detta l'ultima parola. Primo perchè da Pescara crescono i mugugni e secondo perchè a Chiodi non pare vero di essere stato convocato a Roma dove lo attendono intese importanti per l'Abruzzo. E quindi rinvio quasi certo: «Una nomina così importante non si fa senza Chiodi», chiosa Alfredo Castiglione.
Sulla Saga il Pdl rischia l'incidente diplomatico: dopo lo scontro di fine anno sui manager della Asl che ha visto litigare a bruttissimo muso il presidente della Regione e proprio Di Stefano (anche se poi tutti e due si sono affrettati a smentire) perchè Chiodi voleva decidere subito i manager e invece il senatore premeva per rinviare, adesso tra i due vige la pace armata. Fragilissima: perchè se Chiodi che ha già vinto a gennaio infischiandosene di Di Stefano adesso volesse dar retta ai malpancisti, sarebbe davvero la guerra. Da Pescara i no a Napoleone vengono da autorevoli esponenti della maggioranza. Gli assessori e/o consiglieri regionali dichiarano fedeltà a Chiodi e al partito ma sotto sotto sbuffano (anche perchè Chiodi e partito non sono in linea, leggi Sospiri e Castiglione), mentre il presidente della Provincia Guerino Testa e la stessa consigliera Federica Chiavaroli propongono come candidato Mauro Angelucci presidente di Confindustria. Meglio un imprenditore, meglio un pescarese. Il vice presidente Castiglione è diplomatico, se gli si chiede se è favorevole a Napoleone risponde così: «Come gli altri consiglieri pescaresi. Anche se poi deciderà Chiodi e io mi adeguerò». E aggiunge: «In questo, paradosso della vita, mi trovo d'accordo con Sospiri». Solo che Sospiri svicola più di lui: «Io sono uomo di partito, Napoleone non lo conosco».
Ma il presidente passi, all'ordine del giorno della prossima giunta ci sarà anche la nomina del consigliere di amministrazione della Saga di competenza della Regione. Nella rosa c'è un nome che sta facendo infuriare buona parte del Pdl, ed è quello di Ubaldo Nappi ex dipietrista ora pidiellino ma soprattutto compagno della consigliera comunale di Pescara Adele Caroli, uscita dal Pdl in dissenso col sindaco Albore Mascia da pochissimi giorni. Le malelingue dicono che il suo nome l'ha fatto Lorenzo Sospiri nel tentativo di addolcire la sposa e convincerla a restare. «Vero - dice lui - il suo nome l'ho fatto io ma tanti mesi fa, in periodo non sospetto. E adesso molti sono contrari proprio per la posizione assunta dalla Caroli». Insomma Nappi non è merce di scambio, così pare. E mentre Chiodi opportunamente se ne va a Roma, a Pescara oggi va in onda il vertice di maggioranza. Un'occasione per contarsi dopo le ultime defezioni, per tentare di convincere i catoniani e via frondando a non fare brutti scherzi.

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