Iscriviti OnLine
 

Pescara, 25/04/2024
Visitatore n. 736.337



Data: 17/05/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Marsilio e Scaccia dai pm. L'incontro risulta decisivo. Il governatore e il capo di gabinetto di Toninelli vanno dai magistrati di Teramo. E ricevono (di fatto) il via libera agli interventi di messa in sicurezza decisi finora. E spunta un piano della prefettura. Tra gli atti in mano ai magistrati teramani c'è anche un dossier sui rischi sismici

TERAMO L'obiettivo era quello di superare l'impasse e incassare, di fatto, il via libera agli interventi di messa in sicurezza decisi fino a oggi. Un obiettivo che la riunione di ieri in Procura tra il presidente della Regione Marco Marsilio, il capo di gabinetto del ministero delle Infrastrutture Gino Scaccia e il pool di magistrati che si occupa dell'inchiesta sul sistema Gran Sasso, coordinato dal procuratore Antonio Guerriero, è riuscita a centrare. A confermarlo, subito dopo l'incontro, le parole dello stesso Scaccia, che intervenendo sulla nota diramata da Strada dei Parchi poco prima di fare dietro front, nel sottolineare come non fosse compito delle istituzioni «anticipare giudizi assolutori» sostituendosi alla magistratura, si era sentito di rassicurare la società «sul fatto che se si avviano immediatamente delle opere di riduzione e mitigazione del pericolo non ci sono, a nostro giudizio, gli estremi perché una procura possa andarti ad imputare se stai riducendo il danno che lamenta».Durante l'incontro, al quale hanno partecipato anche rappresentanti della Protezione civile nazionale, è stato infatti affrontato, oltre alla questione della motivazione che Strada dei Parchi aveva addotto per giustificare la paventata chiusura delle gallerie, ovvero quella di una possibile reiterazione del reato, il tema delle azioni messe in campo dalle istituzioni per arrivare alla messa in sicurezza del sistema Gran Sasso. Azioni che avrebbero incassato, di fatto, il via libera. E al termine della riunione quello che è emerso con chiarezza, come sottolineato da Marsilio, è che la chiusura sarebbe stata «un atto assolutamente ingiustificato, una forzatura inutile». Da qui un richiamo a Strada dei Parchi alle proprie responsabilità. Anche perché un'eventuale chiusura, come evidenziato da più parti, avrebbe potuto prefigurare un'interruzione di pubblico servizio. «È stato un confronto sereno in cui la procura ha ribadito un atteggiamento di assoluta ragionevolezza e buon senso nel condurre l' inchiesta», ha commentato Marsilio, «Abbiamo sempre ritenuto una forzatura quella di Strada dei Parchi. Se la sua preoccupazione era quella che tenere aperte le gallerie potesse configurare agli occhi della procura una sorta di reiterazione del reato, alla luce dell'incontro e degli approfondimenti giuridici mi sento di rassicurarla. Forse l'unica conseguenza che ci potrebbe essere è quella di continuare a tenerle aperte senza fare alcun intervento, almeno nell'ambito delle sue competenze e delle risorse che sono inserite nel piano della concessione, ma sono dettagli che vedranno con il ministero». Marsilio ha poi spiegato di aver rappresentato alla procura, insieme a Scaccia, «i passi che stiamo facendo per risolvere definitivamente il problema, con il decreto Sblocca cantieri che conterrà le norme per individuare il commissario e le risorse e nel frattempo con il rafforzamento dei protocolli di vigilanza e monitoraggio sulle acque. Tutti stiamo facendo dei passi in avanti e quello che serve e credo che alla luce di questo anche Strada dei Parchi si deve sentire serena se fa la sua parte». Di «grande ragionevolezza da parte di tutti» ha parlato anche Scaccia, che ha sottolineato come il procuratore, «per quanto gli era consentito dire nei limiti del suo ruolo ha mostrato grande comprensione delle preoccupazioni del Governo. Noi d'altro canto abbiamo mostrato l'immediata volontà di mettere in campo delle azioni di mitigazione del danno in modo che eventuali situazioni di pericolo che si sono determinate storicamente non debbano più verificarsi».

E spunta un piano della prefettura. Tra gli atti in mano ai magistrati teramani c'è anche un dossier sui rischi sismici

PESCARA Nel giorno dell'incontro in procura che sblocca il caso della traforo e ne scongiura la chiusura, il Forum H2O, associazione ambientalista abruzzese, lancia un allarme che fa tremare i polsi: «Un evento sismico può avere effetti anche estremamente gravi all'interno dei laboratori di fisica nucleare e può essere direttamente connesso al rischio di incidente rilevante con conseguenze immediate sull'ambiente circostante». È quanto viene riportando dall'Ansa in riferimento a una relazione tecnica dell'Arta (Agenzia regionale tutela ambiente) inviata alla Procura di Teramo e che in buona parte è ripresa nel Piano di emergenza predisposto dalla Prefettura aquilana. Nel Piano, di cui riferisce il Forum H2O all'agenzia di stampa, si legge che «le faglie del Gran Sasso si trovano in una zona sismicamente molto attiva; a sud di queste (ad una distanza di appena 12 km) vi è anche la faglia di Paganica, la cui attivazione ha prodotto il terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009. Tali faglie, la cui lunghezza totale raggiunge i 30km, sono da considerare silenti, ossia in ritardo sismico e possono raggiungere la magnitudo massima attesa di circa 7 gradi nella scala Richter».«La faglia del Gran Sasso - prosegue il Piano - denominata di Campo Imperatore, attraversa, quasi ortogonalmente, le gallerie autostradali dell'A24 ed ha un piano di faglia inclinato di 55° che passa ad una distanza di circa un km dai laboratori di fisica nucleare. Detta azione di taglio associata all'aumento del grado di fratturazione dell'ammasso roccioso potrebbe creare alle infrastrutture esistenti rilevanti problemi anche a distanza di alcuni chilometri dal gradino di faglia principale». «In caso di sisma è diverso se nei laboratori ci sono tonnellate di sostanze pericolose o no, le conseguenze sarebbero diverse per l'intera regione: ora finalmente emerge il problema della dislocazione sismica che avevamo puntualmente segnalato nell'esposto del giugno 2018 », affermano infine dal Forum H20.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it