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Data: 16/04/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Va sostenuto il progetto Abruzzo-Civitavecchia di Andrea Catena (*)

A nome di Piazza Grande Abruzzo ribadisco il nostro pieno sostegno al progetto di un'unica governance portuale del corridoio Tirreno-Adriatico, che è stato peraltro oggetto dell'Intesa del 20/10/2016 tra i Presidenti delle Regioni Abruzzo e Lazio, Luciano D'Alfonso e Nicola Zingaretti, con il conseguente spostamento dei porti abruzzesi di interesse nazionale sotto l'Autorità Portuale di Civitavecchia, in conformità a quanto disposto dall'art.7 comma 2 bis del Dl 4 agosto 2016 n.169. Tale scelta rappresenta un fattore determinante per il riconoscimento del corridoio Barcellona-Ploce (il nuovo corridoio Mediterraneo). Non mi sembra fondato il timore che ciò entri in contrasto con l'istituzione della Zes, poiché entrambe le aree portuali di Ancona e Civitavecchia posseggono le caratteristiche del regolamento Ue 1315/2013, entrambe sono collegate alla rete trans-europea dei trasporti, entrambe risultano regioni confinanti con l'Abruzzo ed in possesso di infrastrutture di collegamento con l'area Zes. La stessa ministra Lezzi, nel rispondere ad un'interrogazione parlamentare, non ha smentito questo dato, limitandosi ad attestare che il collegamento con l'autorità portuale di Ancona possiede tali caratteristiche. Peraltro, l'area Zes, grazie al lavoro prezioso della Giunta regionale uscente, è stata già concepita in modo da svilupparsi lungo un asse trasversale est-ovest. Essa infatti si inserisce perfettamente in un sistema trasportistico, che racchiude le caratteristiche di un corridoio europeo dei trasporti, che, attraverso la valorizzazione delle infrastrutture di collegamento trasversale Tirreno-Adriatico (Autostrada A24, Autoporto di Avezzano, Interporto di Manoppello, Aeroporto di Pescara, Porti di Pescara e Ortona), promuove lo sviluppo economico in particolare delle aree interne. Così come sono stati individuati, oltre alle aree industriali e logistiche, connesse con i porti di Ortona e Vasto, gli agglomerati industriali localizzati nelle aree interne (fino ai confini con il Lazio), che rappresentano i territori maggiormente consistenti e più colpiti drammaticamente dalla crisi industriale. Dunque, il riconoscimento di un corridoio europeo intermodale tra la penisola iberica e i Balcani, che attraversi la nostra regione - il che vuol dire: investimenti, infrastrutture, sviluppo e occupazione, superamento concreto del dualismo tra costa e aree interne - , è per noi una scelta strategica, peraltro ribadita con chiarezza nel programma di governo del candidato presidente Giovanni Legnini, che ha ampio consenso tra le parti sociali, e su cui sollecitiamo la nuova Giunta regionale ad agire con tempestività e determinazione. Per ciò che ci riguarda sarà al centro della nostra iniziativa politica, anche in vista delle prossime elezioni europee.

(*) Coordinatore Piazza Grande Abruzzo

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