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Data: 31/12/2018
Testata giornalistica: Il Messaggero
Abruzzo verso le regionali - Legnini: «Ecco il mio laboratorio politico»

Giovanni Legnini è il primo, tra i candidati presidenti, ad aver dato forma alla sua coalizione. Questo escluso ovviamente il M5S, che corre senza alleati. Presidente, a che punto è la formazione del polo civico che è alla base della sua candidatura?
«Ad un punto molto avanzato. Tre saranno le nuove liste, composte per gran parte da persone alla prima esperienza politica, rappresentative della società civile, del popolarismo e del volontariato cattolico, delle esperienze degli amministratori locali. Sono tre aree che aspirano a segnare con chiari indirizzi programmatici, il nostro nuovo progetto politico che si avvarrà del contributo determinante di altre liste».
Quante liste sono già state formate? E quali?
«Abbiamo definito l'architettura della nuova alleanza per l'Abruzzo: le tre nuove liste a sostegno del candidato presidente, un polo civico e le forze politiche di centrosinistra. I conti li facciamo alla fine ma ciò che è certo è che si tratta di un laboratorio politico inedito, capace di parlare direttamente alla società e di contenere i partiti».
Avete già individuato i candidati di riferimento?
«Siamo in fase avanzatissima, comporre le liste in tempi stretti e nel periodo natalizio non è agevole, ma non siamo affatto preoccupati. Anzi».
Cosa pensa di Marco Marsilio, candidato del centrodestra dopo una feroce competizione interna alla coalizione?
«Non esprimo giudizi sulla persona, che conosco poco. Con lui ho solo scambiato qualche saluto cordiale e spero di conoscerlo meglio durante la competizione elettorale. Con Marsilio e con gli altri candidati spero si possa dialogare non delle persone, ma solo delle soluzioni da trovare per i molti problemi della nostra regione. Pur tuttavia, non si può sottacere che si tratta di una persona nata a Roma, dove vive ed è cresciuto anche politicamente nei partiti di destra, ricoprendo vari incarichi politici. Tutto legittimo ma non si era mai verificato che a candidarsi alla guida della nostra regione fosse un romano».
A che punto è il suo programma di governo?
«A buon punto. La settimana prossima ascolteremo il mondo del lavoro, dell'impresa e dell'agricoltura. Poi altri interlocutori e subito dopo l'epifania, presenteremo il nostro progetto per l'Abruzzo con una grande manifestazione popolare».
Cosa ne pensa del braccio di ferro sulle tariffe autostradali?
«Che bisogna risolverlo con urgenza. La soluzione è applicare la legge n.228 del 2012, che dopo il sisma, fu fatta approvare da Paolo Tancredi e dame,quali relatori di quella legge di stabilità. Occorre che il Governo approvi il nuovo piano economico finanziario per garantire investimenti sulla sicurezza e tariffe sostenibili,come dice espressamente l’art. 1 c. 183 di quella legge . Il Governo si impegni entro un tempo certo a chiudere l’accordo dopo il nulla osta dell’Ue ; la concessionaria a sua volta sospenda gli aumenti tariffari perché insostenibili. Rinnovo l’appello già fatto agli altri candidati alla Presidenza: concordiamo una nota assumendo una comune posizione, la stessa dei sindaci, nell’interesse degli abruzzesi e il Governo ci dovrà ascoltare. Io sono pronto a farlo perché sugli interessi fondamentali della nostra regione ritengo che non ci si debba dividere» .

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