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Pescara, 18/04/2024
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Data: 31/12/2018
Testata giornalistica: Il Centro
D'Orazio scrive a Meloni: «Cambia Marsilio». La lettera dell'esponente del centrodestra (iscritto a Fratelli d'Italia) diventa un caso elettorale

PESCARA «Gentile Presidente, sento il dovere di scriverle prima che sia troppo tardi», comincia così la lettera che Benigno D'Orazio (nella foto), esponente del centrodestra e neo tesserato al partito di Fratelli d'Italia, ha scritto ieri a Giorgia Meloni. È una lettera che innescherà un caso politico, dando la stura a un malumore che serpeggia sottotraccia. La decisione messa in atto da D'Orazio è contro Marco Marsilio, che lui ha incontrato pochi giorni fa nella cena dove il candidato presidente del centrodestra ha parlato dopo l'avversario Giovanni Legnini. «Mi riferisco alle prossime elezioni regionali del "mio" Abruzzo», scrive D'Orazio, «una Regione in cui sono nato e vissuto e che ho avuto l'onore di servire tre volte come consigliere regionale ed in tante altre attività che non sono qui ad elencarLe. Sono fuori dalla politica attiva da dieci anni», afferma, «ma ho proseguito il mio impegno in vari campi, da ultimo quello ambientale con Ambiente e/è Vita che mi onoro di presiedere. Sono fortemente preoccupato per l'esito delle elezioni in ragione della candidatura del senatore Marsilio; ovviamente nulla di personale, anzi, egli è degno della massima considerazione e rispetto. Da tempi non sospetti», continua, «ho manifestato tutte le perplessità sulla scelta di un senatore pressochè sconosciuto in Abruzzo anche ai suoi stretti collaboratori (il senatore Urso ne è buon testimone). Mi è sempre stato detto, però, che non si poteva fare diversamente. Ho anche provato a farlo conoscere a cercare di farlo "entrare" nelle case degli abruzzesi. Purtroppo, le reazioni non sono positive: c'è un clima di scoramento e rassegnazione, se non di netta contrarietà. Non so se abbia inciso il comportamento degli alleati, che per mesi hanno gettato discredito sulla candidatura, ma sta di fatto che la situazione è davvero preoccupante. Temo possa andare in onda il film "Morra 2 la vendetta"», dice D'Orazio, «ossia si possa ripetere quanto avvenuto a Teramo dove la netta ostilità alla candidatura a sindaco del mio amico Giandonato da parte della Lega, insieme ad altri fattori, ci è costata la sconfitta. Stavolta oltre alla Lega, Forza Italia ha espresso un clamoroso e pubblico dissenso ed anche la Federazione di Teramo del partito, per protesta, non ha partecipato alla conferenza programmatica di Francavilla».«Ci avviamo tristemente e inesorabilmente alla nostra Caporetto. Di fatto, da una vittoria certa possiamo passare a una clamorosa sconfitta che può avere esiti nefasti anche sulla credibilità del partito. Certo, sono l'ultimo arrivato e non ho potere per incidere su certe scelte; sono però un profondo conoscitore della mia terra e degli abruzzesi. Pensare che anche un "manico di scopa" (e non mi riferisco ovviamente a Marsilio), purché di centrodestra, vinca le elezioni è un errore incommensurabile. Gli abruzzesi non sono solo forti e gentili, sono soprattutto intelligenti e certe cose non le perdonano. Faccia qualcosa, se può e se vuole. L'Abruzzo le sarà grato».

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