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Pescara, 19/04/2024
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Data: 01/03/2019
Testata giornalistica: Il Centro
Viadotti, anche Pescara apre l'inchiesta: 3 indagati. Fascicoli già avviati all'Aquila e Teramo dopo gli esposti di due associazioni. Strada dei Parchi: «Atto dovuto. Nostro incarico agli esperti dell'Università»

PESCARA I vertici di Strada dei Parchi, la società concessionaria delle autostrade abruzzesi, sono indagati anche dalla Procura di Pescara. Il pubblico ministero, Luca Sciarretta, ha aperto un'inchiesta per verificare le condizioni di sicurezza dei viadotti lungo l'A25, nel Pescarese. Gli indagati, non ancora avvisati, sono tre.
ATTI ACQUISITI. Le indagini sono state affidate ai carabinieri forestali che hanno già acquisito atti al Mit (Ministero dei trasporti) a Roma e compiuto sopralluoghi sotto i viadotti.La procura ha incaricato per la consulenza tecnica il professor Bernardino Chiaia, vice rettore del Politecnico di Torino - e ctu anche nell'inchiesta su Rigopiano - che, entro metà marzo, consegnerà la prima relazione sulle condizioni di sicurezza e staticità dei viadotti. L'inchiesta nasce da esposti inviati alle procure abruzzesi interessate dalle associazioni Nuovo Senso Civico e Forum H2o, e sulla base dei quali sono stati già aperti fascicoli all'Aquila e Teramo.
IL PRECEDENTE. In quest'ultimo caso gli indagati sono Lelio Scopa, presidente del cda di Strada dei Parchi; Mauro Fabris, vice presidente; Cesare Ramadori, amministratore delegato; Igino Lai, direttore generale esercizio; Mauro Rocchi, direttore operativo e Gabriele Nati direttore tecnico. Adesso come allora la società concessionaria replica: «Strada dei Parchi considera l'inchiesta della procura di Pescara un atto dovuto a fronte delle denunce a ripetizione, assolutamente speciose, presentate da alcune associazioni ambientaliste, che auspichiamo possa concludersi il più celermente possibile con una archiviazione. Questo perché non esiste alcun "inadempimento nella pubblica fornitura del servizio" e tanto meno alcun "attentato colposo alla sicurezza dei trasporti"».
ALLARMISMO E RITARDI. «Si evocano disastri che non ci sono mai stati», continua Sdp, «e che non potranno accadere perché è stata accertata la sicurezza dei due tracciati autostradali. Viceversa, è urgente avviare i lavori di messa in sicurezza antisismica, la cui copertura finanziaria non è ancora resa disponibile, nonostante le rassicurazioni del ministro, ed inserita nel decreto Genova dell'ottobre scorso».Sulla sicurezza, Sdp afferma: «Ribadiamo quanto da mesi andiamo dicendo. Da quando una campagna di allarme sociale, messa in piedi da sedicenti esperti e tecnici, si è concentrata sulla situazione di alcuni viadotti di A24 A25, facendo leva sulle paure che la vicenda di Genova ha ingenerato in larghi strati dell'opinione pubblica, la concessionaria non si è limitata a dire che le nostre autostrade sono sicure ma ha fatto di più».
CHE COSA HA FATTO. «Ha chiesto a esperti esterni alla propria struttura, docenti di chiara fama, di valutare e analizzare, anche attraverso prove in laboratori specializzati, la situazione dei viadotti. E con proprie risorse ha avviato una verifica sul campo della resistenza ai carichi dei viadotti. Si è rivolta al dipartimento dell'Università dell'Aquila, e presto comunicherà l'esito delle prove, che certamente», conclude la società, «hanno una credibilità ben diversa dalle analisi "visive" fatte da chi cerca i riflettori puntando sul clamore e la paura».

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