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Pescara, 29/03/2024
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Data: 18/06/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Reddito di cittadinanza un boom che preoccupa. In Abruzzo domande a quota 30mila è impietoso il confronto con il Friuli


Un momento lieto e solenne per molti ma non per tutti. Ieri alle 8,30, puntuale, il presidente del Tribunale Angelo Bozza ha proclamato gli eletti in consiglio comunale scandendo i 32 nomi per lista di appartenenza. E subito la sorpresa: Sabatino Andreelli entra al posto di Simone D'Angelo per Pescara futura. I due risultano appaiati con 360 voti ma Andreelli prevale perché il suo nome in lista precede quello del collega. Un boccone indigesto per D'Angelo, che su Facebook, amareggiato, ha già annunciato il ricorso al Tar.
CHI ENTRA
I 32 eletti. Per la maggioranza, con Carlo Masci diventato sindaco forte di 32.763 voti, entrano in consiglio comunale: per la Lega Vincenzo D'Incecco, più votato in assoluto con 1023 preferenze, seguito da Marcello Antonelli, Gianni Santilli, Adelchi Sulpizio, Mariarita Carota, Maria Luigia Montopolino, Salvatore Di Pino e Armando Foschi. Per Forza Italia Luigi Albore Mascia, Manuela Peschi, Eugenio Seccia, Claudio Croce e Roberto Renzetti; per Fratelli d'Italia ci sono Alfredo Cremonese, Fabrizio Rapposelli e Massimo Pastore novello sposo. Completano lo schieramento di centrodestra Amare Pescara con Berardino Fiorilli; Pescara futura con Adamo Scurti e Sabatino Andreelli, l'Udc con Massimiliano Pignoli. I 12 dell'opposizione sono: la candidata sindaco del centrosinistra Marinella Sclocco; per il Pd Stefania Catalano, seconda più votata con 1016 preferenze, Giacomo Cuzzi, Piero Giampietro e Francesco Pagnanelli; per Sclocco sindaco entra Mirko Frattarelli mentre per Pescara città aperta, altra lista legata alla Sclocco, entra l'ex vice sindaco Giovanni Di Iacovo; il candidato sindaco Carlo Costantini rappresenta il blocco civico Faremo grande Pescara e per il Movimento 5 Stelle c'è l'altra candidata sindaco Erika Alessandrini, con Paolo Sola (secondo e non più terzo), Giampiero Lettere e Massimo Di Renzo. «Sapremo lavorare di squadra per il bene della città» commenta l'avvocato Claudio Croce, new entry. «Mi toccherà sedere al posto di Piernicola Teodoro» ha ironizzato Erika Alessandrini, affiancata dall'ex consigliera Enrica Sabatini che Gianni e Piernicola Teodoro hanno trascinato in Tribunale per attacchi ritenuti offensivi.
ULTIMATUM PER LA GIUNTA
All'atmosfera solenne e insieme festosa dell'aula ha fatto da contraltare la tensione tra gli esponenti in corsa per la giunta e la presidenza del consiglio comunale. Richieste per 5 donne e 7 uomini: il tavolo di coalizione di ieri ha ribadito che non c'è posto per tutti e toccherà a Masci - assente al mattino in Comune ma presente al tavolo nel pomeriggio - sbrogliare la matassa entro sabato. La Lega non arretra sui 4 assessorati ma non si danna per la presidenza del consiglio cui punta quel Marcello Antonelli che alcuni vorrebbero in giunta da vicesindaco: lui fiuta il trappolone ed è netta l'impressione di un braccio di ferro tra le anime leghiste che fanno capo a Bellachioma e a Giuliante. Forza Italia fa valere la federazione con le civiche e chiede 4 assessori, di cui due donne; Fratelli d'Italia insiste per avere due posti e mette all'angolo l'Udc con Pignoli. Alla finestra i primi dei non eletti che sperano nei subentri: per la Lega Andrea Salvati, Patrizia Martelli, Cristian Orta e Mauro Renzetti; per Forza Italia Isabella Del Trecco (ma sarà assessore), Alessio Di Pasquale e Ivo Petrelli se non anche Giuliano Diodati; per Fratelli d'Italia Zaira Zamparelli, Maria Rita Paoni Sacconi che ha preceduto Domenico Salerno; Simone D'Angelo per Pescara futura; per Amare Pescara Piacentino D'Ostilio, per l'Udc spera Giuseppe Bruno.

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