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Data: 22/02/2019
Testata giornalistica: Mapero'
Verso il Governo regionale - Pagano abbandona il tavolo

Se n’è andato sbattendo la porta.

“Allora fatevela voi la giunta”

ha sbottato Nazario Pagano quando gli alleati gli hanno fatto notare che i numeri sono numeri e lui non può aggiungere nulla al risultato già acquisito. E’ saltato il tavolo del centrodestra ieri sera a Roseto, a casa di Giuseppe Bellachioma, assente il governatore Marco Marsilio che aveva però consegnato al coordinatore di Fratelli d’Italia Etel Sigismondi le sue (prime) volontà. Una riunione casalinga ma per cause di forza maggiore: Bellachioma è stato male e addirittura ricoverato al Gemelli fino a ieri mattina e solo per non saltare l’appuntamento con gli alleati e per non perdere altro tempo prezioso per la formazione dell’esecutivo, ha deciso di convocare tutti a casa sua.

La riunione a ranghi completi dura poco più di dieci minuti, finché il coordinatore di Forza Italia Nazario Pagano non dice ai suoi alleati che lui tratta per quattro consiglieri e non per tre, perché nel frattempo ha adottato Marianna Scoccia, la consigliera eletta con l’Udc e moglie di Andrea Gerosolimo che Marsilio non vuole in maggioranza. Quindi tre (azzurri) più uno (Scoccia), fa quattro e, se tanto gli dà tanto, Pagano vuole due assessorati anzichè uno soltanto. Un affronto. Gli fa notare Giuseppe Bellachioma, plenipotenziario di Matteo Salvini in Abruzzo, che la richiesta non sta in piedi, e soprattutto non si concilia con quelle della Lega (4 assessorati, di cui uno con la vice presidenza della giunta e la presidenza del Consiglio regionale) e degli altri due alleati Fratelli d’Italia e Azione politica di Gianluca Zelli.
Bellachioma con Salvini

Ma soprattutto è in contrasto con le stesse volontà di Marsilio che dopo aver fatto fuoco e fiamme contro l’Udc ha incontrato la Scoccia alla quale ha fatto presente che la scomunica sarebbe rimasta valida, e quindi lei non sarebbe stata considerata membro della maggioranza, ma se si fosse comportata bene e avesse votato i provvedimenti del centrodestra, poi tra qualche tempo sarebbe stata riabilitata. Insomma, una specie di purgatorio che lei evidentemente ha aggirato andandosi a gettare nelle braccia di Forza Italia. Ma il giochetto, per il momento, non è riuscito.

E così Pagano se ne va sbattendo la porta: quello con l’Udc è un accordo per le Europee, sottolinea. Inutilmente. Ma la riunione, alla fine, va avanti lo stesso. La Lega, che è quella che dà le carte, ribadisce le sue volontà, rintuzza quelle di Fratelli d’Italia che dovrebbe accontentarsi, secondo Bellachioma, del presidente e della poltrona da sottosegretario. Lo stesso Zelli, che rivendica un assessorato non tanto per il suo non certo brillantissimo contributo elettorale (tre per cento) ma soprattuto per aver abbandonato lo schieramento di liste civiche a sostegno di Fabrizio Di Stefano facendo deragliare il suo progetto, viene rimesso a posto: sei stato bravo, ma la scelta di abbandonare Di Stefano l’hai fatta tu. E quindi adesso non puoi avanzare troppe pretese.

Alla fine Sigismondi cala il foglietto con le volontà del governatore Marco Marsilio, che fino a questo momento nessuno aveva tenuto troppo in considerazione: e lo schema proposto prevede 3 (anzichè 4) assessorati alla Lega, 1 a Forza Italia, 1 a Fratelli d’Italia, uno a Zelli.

Una proposta che comporterebbe un passo indietro della Lega, alla quale Bellachioma non ha però ancora dato il via libera: dovrà sottoporre lo schema a Salvini, che ieri sera era in Sardegna, quindi l’okay se ci sarà, arriverà oggi.

ps: Niente nomi, per il momento: gli eletti dovranno stare ancora per un po’ sulla graticola.

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