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Data: 23/02/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Le elezioni sarde bloccano il risiko giunta

L'AQUILA La Sardegna blocca l'Abruzzo. La chiusura della campagna elettorale isolana (presente anche il governatore Marco Marsilio), con i leader nazionali sul campo, ha momentaneamente congelato l'interlocuzione per la composizione della nuova giunta. In particolare si attende la risposta di Matteo Salvini rispetto alla richiesta di un passo indietro formulata dal tavolo nella riunione dell'altra sera a Roseto: dalle iniziali cinque postazioni (quattro assessori più la presidenza dell'assise, a tre più la vice presidenza). Il leader della Lega è stato informato dal coordinatore Giuseppe Bellachioma, ma gli impegni sardi fino a ieri sera non avevano offerto ulteriori spunti. C'è poi da comporre la rottura con Forza Italia, che non accetta un ruolo di secondo ordine con un solo posto in giunta, a maggior ragione dopo l'accordo federativo con l'Udc, siglato a Roma, che, di fatto, in Abruzzo porta il gruppo a quattro consiglieri, 71.500 voti totali, quasi il 12%.
TAVOLO
A tal punto che il coordinatore Nazario Pagano ha abbandonato repentinamente il primo tavolo di confronto. «E' interesse del presidente della Regione trovare un equilibrio ha detto ieri Pagano . Il tema è uno: sarebbe grave non riconoscere i 17 mila voti dell'Udc per Marsilio. Così come non si può non considerare che Forza Italia esprima competenze ed esperienze necessarie per far ripartire la Regione. E' per questo che le volontà degli elettori devono essere correttamente rispettate». La richiesta continua a essere quella di due postazioni, in giunta o alla presidenza dell'assise. Senza arrivare a minacciare scenari non plausibili, come il passaggio alla minoranza. Lorenzo Cesa, che ha firmato l'accordo con Forza Italia direttamente con Antonio Tajani, al Messaggero si è detto fiducioso: «Occorre trovare un giusto equilibrio. Sono convinto che si arriverà a una soluzione positiva».
LA PROPOSTA
Sempre da Forza Italia arriva la proposta del deputato Antonio Martino: «Sarebbe onesto rispettare le indicazioni che gli abruzzesi hanno consegnato alle urne, attribuendo alla Lega quattro assessori e il presidente del Consiglio regionale, due assessori a Forza Italia e la vice presidenza del Consiglio regionale ad Azione politica che con Roberto Santangelo ha dato un grande riconoscimento al valore vero del civismo in Abruzzo. A nostro avviso, il sottosegretario alla presidenza della Giunta dovrebbe andare a Fratelli d'Italia che già esprime il presidente, Marco Marsilio, che quindi ha bisogno di un supporto territoriale con la nomina di uno dei due consiglieri Liris e Testa - spiega ancora il vice coordinatore regionale azzurro -. Mi pare che questa appena delineata sia una giusta rappresentazione del quadro politico uscito dalle urne, al di fuori di questo tipo di schema, si parlerebbe solo di ambizioni personali e non di politica. Chiedo a Marco che ha dimostrato di essere persona forte e gentile come tutti gli abruzzesi, di metterci la faccia e chiudere questa vicenda». E' probabile che prima di qualsiasi scelta a questo punto si attenda la proclamazione ufficiale degli eletti, che dovrebbe avvenire entro la giornata di lunedì.

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