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Pescara, 29/03/2024
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Data: 12/02/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
Legnini, le civiche del Laboratorio non hanno deluso

PESCARA Dalle elezioni abruzzesi il Pd esce formalmente sconfitto. Il candidato governatore Giovanni Legnini è arrivato secondo rimediando un distacco netto dall'avversario Marsilio, e la coalizione del centrosinistra ha detto addio al governo di una Regione in cui aveva vinto più volte nel passato (nel 1995, nel 2005 e nel 2014). Anche il risultato della lista dei Democrat, poco sopra l'11%, è deludente: 3,3 punti in meno delle Politiche di marzo, ben 14 rispetto alla cavalcata trionfale di D'Alfonso nel 2014. Addirittura in provincia dell'Aquila il simbolo del Pd è stato scelto da meno del 9% dei votanti provocando una vittima illustre, l'uscente Pierpaolo Pietrucci che nonostante abbia riportato più voti (4.556) dello sparring partner di sempre, Americo Di Benedetto (4.041), gli lascia lo scranno all'Emiciclo riaprendo una vecchia ferita interna mai suturata. Proprio all'Aquila, più evidente che nelle altre province abruzzesi, le liste della coalizione più competitive sono state quelle civiche (Legnini Presidente, Abruzzo in Comune, Abruzzo Insieme) che hanno raccolto nel complesso circa il 12% dei consensi. Dunque, il dato della coalizione contiene, secondo alcuni analisti, alcuni elementi incoraggianti: le civiche a sostegno di Legnini hanno conquistato sia i voti di molti elettori di centrosinistra, sia (verosimilmente) quelli di elettori che nel 2018 avevano scelto il Movimento 5 Stelle (la cui gran parte dei delusi, però, sembra essere confluita sul boom della Lega). E il buon risultato di queste liste è certamente legato all'impostazione della campagna elettorale di Legnini, che si è presentato come un candidato civico, senza poter contare (o piuttosto cercando di nasconderlo?) sul sostegno del Partito democratico, peraltro alle prese con il suo Congresso e quindi privo di una leader nazionale spendibile in una campagna elettorale locale. Sono rimasti fuori alcuni big della passata legislatura: da Maurizio Di Nicola a Lorenzo Berardinetti, da Donato Di Matteo a Luciano Monticelli. Per arrivare a Mario Mazzocca e Marinella Sclocco, nel deludente 2,77% finale di Leu.
La scommessa di Legnini è che, come sperimentato in Abruzzo, coalizione di centrosinistra allargata ad altri soggetti diversi dal Pd possa essere competitiva anche a livello nazionale. Progetto credibile il Laboratorio Abruzzo?

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