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Data: 12/02/2019
Testata giornalistica: Il Messaggero
E' Quaresimale il teramano più votato Pepe fa il pieno, D'Amico resta fuori

TERAMO E' Pietro Quaresimale il più votato in Abruzzo tra i candidati teramani ed è anche il più votato della maggioranza che ha sostenuto la vittoria del candidato di centrodestra, Marco Marsilio. L'ex sindaco di Campli, che è sceso in campo con la Lega di Salvini, ha totalizzato 8.838 preferenze, seguito dal collega di partito Emiliano Di Matteo, già sindaco di Ancarano ed ex consigliere regionale (8477). Di Matteo ha avuto un consenso decisamente superiore rispetto a quello dell'ultima candidatura, tanto che qualcuno ha anche parlato di effetto Gatti: l'ex vice presidente del Consiglio regionale, secondo rumors non confermati dal diretto interessato, pur avendo lasciato la politica attiva e non essendosi candidato in prima persona, avrebbe infatti indirizzato una parte del consenso del suo gruppo proprio su Di Matteo, anche se, ufficialmente, ai simpatizzanti di Futuro In è stata da libertà di scelta nell'ambito della maggioranza. Tra i leghisti eletti in provincia di Teramo c'è anche Tony Di Gianvittorio, vice sindaco di Notaresco (6.188), che sarebbe stato sostenuto dall'attuale presidente della Provincia e primo cittadino proprio di Notaresco, Diego Di Bonaventura. Nel teramano, la Lega ha totalizzato il 33,16% delle preferenze (46.079 voti), ottenendo 3 seggi, tra i tre eletti potrebbero essere scelti anche uno o due assessori, in questo caso, per effetto delle surroghe, potrebbero entrare una o due donne: Simona Cardinali e forse anche Federica Rompicapo. Quaresimale, come primo degli eletti, potrebbe puntare sulla vicepresidenza della Giunta Regionale. Intanto, in un post si Facebook, ringrazia tutti coloro che lo hanno votato. Avete scritto 8838 volte il mio nome sulla scheda elettorale -facendomi diventare il candidato consigliere con il maggior numero di preferenze della Lega e di tutto il centrodestra in Abruzzo. Grazie di cuore per la fiducia, farò di tutto per non tradirla. Oggi non è solo il giorno della vittoria ma una giornata storica per la nostra terra. Il bene degli abruzzesi torna ad essere al primo posto. Onorerò la gioia e la speranza di migliaia di abruzzesi mettendomi subito al lavoro per riattivare l'Abruzzo. Un centrodestra a trazione Lega, dunque, che vede i candidati delle altre liste staccati di numerosi punti percentuali: un altro seggio è scattato anche per Umberto De Annuntiis, sindaco di Corropoli, Forza Italia, che ha totalizzato 5569 preferenze. Nel complesso, nel teramano il centrodestra ha ottenuto il 51,6% di preferenze per un totale di 72.057 voti per le liste (Marsilio ha ottenuto in tutto 72.791 voti). In minoranza entrano l'ex assessore regionale all'Agricoltura Dino Pepe (5413 voti) per il Pd, Sandro Mariani (4109) per Abruzzo In Comune e Marco Cipolletti (2182) per il Movimento Cinque Stelle. Per il momento, a meno di ricalcoli dell'ultima ora, sembra non avercela fatta l'ex Rettore dell'Ateneo teramano, Luciano D'Amico, molto votato a Teramo città, ma meno nel resto della provincia, che ha comunque ottenuto un buon successo personale. In tutto, le 7 liste collegate al candidato di centrosinistra Giovanni Legnini hanno totalizzato il 29,87% delle preferenze, mentre a Legnini è andato il 30,23% (43.187 voti in tutto). La Val Vibrata esprime dunque tre tra i consiglieri più votati: Di Matteo, De Annuntiis e Pepe. Il voto regionale avrà anche ripercussioni sui singoli Comuni: a Teramo città si stanno già registrando le prime fibrillazioni in maggioranza, visto che la lista Teramo 3.0, a cui appartiene il vicesindaco, Maria Cristina Marroni, ha appoggiato in maniera aperta il candidato di centrodestra Marsilio, e adesso diversi esponenti della maggioranza guidata dal sindaco Gianguido D'Alberto chiedono una resa dei conti. A Teramo città i più votati sono stati Pietro Quaresimale e Sandro Mariani.

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